La giunta comunale, dove comanda la destra estrema

La destra estrema, razzista e omofoba rappresenta una componente fondamentale nella politica cittadina

Che la giunta Sboarina, quanto le precedenti dell’amministrazione Tosi, sia composta da molti, troppi componenti di orientamento fascista e di intolleranti verso le diversità è cosa nota.

Sappiamo bene che a Verona sono rappresentate nel Consiglio Comunale varie istanze della galassia destrorsa, in grado di dare un connotato reazionario e fascista alla nostra città.

Fede politica neofascista, razzismo e cultura da stadio in questa città si sono saldate sin dagli anni ’80 creando un contesto unico riscontrabile ancora ai nostri giorni; infatti l’attuale consigliere comunale del gruppo Battiti Andrea Bacciga è stato l’avvocato difensore di alcuni dei procedimenti contro gli ultrà della curva sud dell’Hellas coinvolti in scontri con tifoserie avversarie.

Anche la cultura religiosa ha subito una mutazione nella nostra città, facendosi manovrare e piegare troppo facilmente dalla politica, probabilmente nella speranza di tornare ad essere uno dei punti di riferimento nel contesto politico-culturale cittadino.

Infatti ricordiamo bene quando il vescovo Giuseppe Zenti nel 2013, durante la messa di Natale, aveva fatto parlare Tosi dal pulpito della chiesa e quando, nel 2015 in occasione delle elezioni regionali, aveva inviato una lettera agli insegnanti di religione per sostenere una candidata della Lega.

Il connubio tra cultura politica e religione porta l'affacciarsi nella politica cittadina di personaggi come Lorenzo Fontana, attuale Ministro per la Famiglia e le Disabilità, vicesindaco di Verona fino al mese di giugno 2018, con molteplici e stretti legami con movimenti di estrema destra e con l’integralismo cattolico; questa primavera in città è stato organizzato il primo “Festival per la Vita”, un convegno dell’associazione Pro Vita con legami con Forza al quale il Ministro Fontana e il sindaco Sboarina non hanno fatto mancare la loro presenza.

A caratterizzare maggiormente la giunta Sboarina come giunta di estrema destra è anche l’appoggio ottenuto da alcune associazioni che fanno riferimento a personaggi come Maurizio Ruggiero, cattolico ultratradizionalista e Palmerino Zoccatelli, presidente di Veneto indipendente e dell’Associazione Famiglia e Civiltà.

Arduo dare giustificazioni di sorta ad una giunta che si avvale del supporto di associazioni quali quella di Ruggiero, il Sacrum Imperium; Ruggiero, cattolico integralista, contrario all’annessione del Veneto all’Italia, contrario all’Italia stessa, contrario al movimento illuminista che portò alla rivoluzione francese (i veronesi ricordano le riedizioni storiche in costume delle Pasque Veronesi dallo stesso Ruggero e dal suo movimento fortemente volute), che sogna adirittura un ritorno all'ordine geopolitico precedente alle guerre di indipendenza, che portò a Napolitano in visita alla nostra città nel giugno 2011 una bandiera tricolore sporcato di rosso quale simbolo dei caduti nelle file austriache nelle guerre risorgimentali, che considera Papa Bergoglio un “pericoloso sovversivo” e che considera le donne degne solo di stare a casa ad accudire ai figli.

Se questi sono i personaggi a cui fa riferimento la maggioranza in Comune, se questi sono "gli ispiratori culturali" come vengono chiamati nell'articolo "Gli intellettuali di Palazzo Barbieri" de L'Arena del 10 ottobre, se questo è lo scenario culturale dominante nell'attuale giunta, non deve sorprendere l'approvazione in Consiglio Comunale, anche con voto favorevole anche della capogruppo PD Carla Padovani, nella votazione dello scorso 4 ottobre della mozione antiaborto che, oltre a sostenere com'è giusto iniziative di prevenzione, inserisce un congruo finanziamento ad associazioni private veronesi pro-vita; un vero attacco alla legge 194 in vigore da 40 anni, approvata dopo numerose battaglie sociali in favore dei diritti delle donne.

Ai partiti, alle associazioni, ai cittadini che hanno a cuore la nostra città e che nutrono sentimenti di giustizia, di libertà, di equità sociale, che aspirano a una società inclusiva e solidale, il compito di contrastare e arginare con proposte politiche e iniziative nella società, tra i cittadini, nel territorio, atte a combattere la deriva culturale di questa destra pericolosa e, purtroppo, ormai dominante.

  •   Via Chioda 125A - 37134 VERONA
    Presso la sede del C.C.C.

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