La nostra storia
In questa pagina vogliamo dar voce ad alcuni importanti socialisti che hanno fatto grande la nostra città a partire dal dopoguerra.
Non è possibile infatti immaginare la storia di Verona senza considerare l'importanza fondamentale, se non essenziale, che i socialisti hanno avuto e quanto hanno dato per il progresso civile e sociale di Verona.
Per questo scopo abbiamo preparato una serie di interviste ad alcune figure socialiste di primaria importanza della nostra città.
La prima intervista è con Giulio Segato, con la sua rilevante esperienza di consigliere comunale e amministratore di enti pubblici strategici, la seconda è con Libero Cecchini, architetto e ricostruttore della città nel primo dopoguerra, la successiva è con Gianfranco Bertani che ricorda le decisive scelte di politica urbanistica del primo governo di centrosinistra nel comune di Verona.
L'ultima, in ordine di tempo, è a Renzo Burro, che racconta la sua storia di militante socialista e di assessore comunale che rinnova radicalmente i principi di sanità ed assistenza prima praticati dall'ente pubblico.
Giulio Segato - Segato, classe 1926, è una delle figure storiche del partito socialista veronese. Si iscrive al partito nel 1944 quando ancora il Nord è sotto l’occupazione nazi-fascista. La sua attività politica si svolge inizialmente nella CGIL, che allora era l’unica organizzazione sindacale operaia. In quella sede si misurano i primi contrasti tra la visione socialista, meno legata alle logiche di partito e quella comunista, più ideologica e settaria. Notevole la sua esperienza in Consiglio Comunale di Verona.
Libero Cecchini - Libero Cecchini, architetto e artista, è un protagonista della vita culturale di Verona dalla fine della seconda guerra mondiale. E' figlio del primo sindaco socialista di S.Ambrogio di Valpolicella, che resse quella amministrazione fino all'avvento del fascismo. Cresce nell'ambiente mutualistico e solidale della cooperativa marmisti, divenuta così importante economicamente per S. Ambrogio che neppure il fascismo riesce a sopprimerla.
Gianfranco Bertani - Di famiglia socialista, Gianfranco Bertani entra giovanissimo in Consiglio Comunale di Verona, a 26 anni nel 1956. Si forma nel clima della lotta politica del tempo, nel quale le forze della sinistra, socialisti e comunisti, sono all’opposizione rispetto alla giunta del sindaco Uberti. L’alleanza di sinistra mostra i primi contrasti sui fatti d’Ungheria, quando i carri armati sovietici invadono Budapest e in Consiglio Comunale a Verona scoppia la polemica, con il PCI isolato e silenzioso.
Renzo Burro - L'argomento è la storia sociale ed assistenziale della nostra città tra gli anni 70 e 90 del secolo scorso, quando nacque la maggior parte degli odierni servizi al cittadino. Renzo Burro, assessore delle giunte di centrosinistra in quel periodo, parla del passaggio cruciale, dalla carità ai poveri, ai moderni principi socio-assistenziali in cui i socialisti veronesi ebbero un ruolo essenziale. Burro nasce a Veronetta, cuore popolare della città e qui sono gli inizi in politica, complice l’ambiente familiare.Il padre è il proprietario dell’osteria ‘Alla Gallina’e sostenitore attivo della scelta politica di Saragat nei primi anni ’50.