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CORI ALLO STADIO CONTRO MOROSINI - CHI SEMINA VENTO ..... RACCOGLIE TEMPESTA

Sabato 20 ottobre '12 allo stadio di Livorno gli ultras dell'Hellas Verona hanno intonato cori, accompagnati dal saluto romano, oltraggiando la memoria di Morosini, il calciatore morto lo scorso campionato

SEI IN PRIMO PIANO -  CORI CONTRO MOROSINI

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Il sindaco Tosi in buona compagnia .... con tifosi esagitati del Verona Hellas

Ci risiamo; di nuovo la tifoseria ultras dell’Hellas ha dato il meglio di se, sabato 20 ottobre,  allo stadio di Livorno inscenando uno spettacolo a dir poco vergognoso, riprovevole e intollerabile, otraggiando con dei cori accompagnati dal saluto romano la memoria di Morosini, calciatore del Livorno morto lo scorso campionato durante una partita di calcio.

Gesto squallido che ha offeso profondamente il sentimento di molte persone e infangato la nostra città.

Ma non è di questo episodio specifico che vogliamo ora parlare, quanto del clima ormai detestabile e insopportabile che si vive in certi ambienti e settori della nostra città, dove atteggiamenti e comportamenti sembrano dettati dall’assoluta mancanza di regole sociali e democratiche, di sopraffazione verso gli altri e da una sensazione di onnipotenza nella quasi certezza dell’impunità.

Aggregazioni e i luoghi di ritrovo legati a movimenti di ispirazione nazifascista, che hanno dato origine nel recente passato a numerosi episodi di violenza accaduti in città, sono certamente da considerare luoghi in cui coltivare e fomentare questo clima di inolleranza e malessere sociale, ma il tifo ultras veronese ne è certamente un altro, in quanto anche lì si sono manifestati e vengono volutamente evidenziati caratteri ideologici di natura antidemocratica, fascista e di sopruso verso i cosiddetti “diversi”.

Prova di quanto appena asserito è il coinvolgimento in alcuni episodi di violenza di esponenti della tifoseria ultras dell’Hellas, come per esempio la feroce aggressione di un ragazzo a Castelnuovo nello scorso mese di luglio da parte di quattro giovani di estrema destra e legati alla curva sud, al pestaggio e tentativo di omicidio nei confronti di un srilankese, per il tentativo di spingerlo sotto un autobus, lo scorso dicembre, a cui ha partecipato Michele Rossi, ora coinvolto anche per l’aggressione prima citata di Castelnuovo.

Non possiamo dimenticare inoltre un’altra feroce aggressione compiuta nel gennaio 2009, questa volta ai danni di una giovane donna colpita al volto con un pesante posacenere, colpevole solo di avere protestato per i cori razzisti e inneggianti al nazismo intonati da un gruppo di tifosi ultras.

Ma uno degli episodi più eclatanti  risale al luglio 2011 quando un gruppo di circa venti ragazzi appartenenti alla tifoseria dell’Hellas dettero vita ad una azione squadristica, con relativo pestaggio di un giovane di colore, a Caprino presso l’Havana Volley Club.

Questi episodi portano a dire che all’interno delle frange estremiste del tifo veronese si annidano personaggi violenti, razzisti e criminali e da tali personaggi il tifo ultras ne è purtroppo rappresentato.

Questo non significa che tutto il clima di intolleranza e prepotenza che si respira in città è dovuto alla presenza di violenti nel tifo veronese,ci mancherebbe altro, ed infatti ben altri personaggi, magari ancora più violenti, provenienti da organizzazioni politiche della destra radicale si sono resi responsabili di atti di estrema brutalità nei confronti, in alcuni casi, di indifesi e in altri di quelli che apparivano “diversi” i loro occhi.

Ricordiamo tutti l’omicidio Tommasoli, avvenuto presso Porta Leoni nel maggio 2008, l’aggressione nel marzo dello stesso anno di tre militari "meridionale e tifosi del Lecce" ad opera di alcuni giovani tra i quali Andrea Miglioranzi, capogruppo della Lista Tosi nella precedente e nell’attuale giunta, e altre aggressioni di appartenenti alla Fiamma Tricolore nei confronti  di giovani del centro sociale La Chimica  o del circola Malacarne in Veronetta.

Verrebbe da dire che è giunta l’ora che le autorità politiche diano segnali forti ed inequivocabili,  messaggi chiari a chi ha fatto della prepotenza e del sopruso il proprio stile di vita.

Già, ma per quanto riguarda la nostra classe politica presente in Consiglio Comunale, quali messaggi può dare e quali valori trasmettere?

A trasmetterli non può essere certamente il sindaco, già condannato in via definitiva per razzismo e difensore delle frange estreme delle Brigate Gialloblu,   come non possono essere neanche altri esponenti della Lista Tosi, oltre al già citato Miglioranzi, molti dei quali provenienti da movimenti di estrema destra, come neppure lo possono alcuni consiglieri provenienti da Alleanza Nazionale, presenti nella precedente maggioranza consigliare, ma che ora siedono nelle file dell’opposizione.

Cosa possiamo dire infatti del nostro sindaco, quando, solamente a pochi giorni dalle scuse a nome della città per i fatti di Livorno, dichiara “ I tifosi del Verona sono come glia altri, non peggio ”  ed inoltre Su cinquemila che vanno in curva Sud allo stadio di Verona, ci sono venti deficienti. Il punto è solo questo. Dunque continuerò ad andare in curva” oppure quando, all’indomani di disordini e danni provocati dai supporter del Verona a Varese nel dicembre dello scorso anno, si è fatto portavoce dei tifosi presso il Questore di quella città per limitarne le conseguenze.

Cosa possiamo dire inoltre della stampa e dei media di questa città, ormai a completo servizio dei potenti e in primis del sindaco; pochi infatti sono i casi in cui qualche giornalista ha espresso  qualcosa di più che non le solite e generiche condanne come “ … sono solo una ventina i violenti, tutti gli altri sono a posto…”, oppure “ … costoro non possono rappresentare la nostra città…”, come pure “… l’intera città li condanna…”.

Siamo stanchi di sentire interventi di psicologi e altre "colte" personalità dire che questo stato di cose è dovuto alla mancanza di valori e al disagio sociale; alla mancanza di valori ci si oppone con la cultura e con l'interesse per il prossimo e per il bene comune, al disagio sociale si devono contrapporre politiche mirate e precisi progetti a favore della cittadinanza.

 Non vediamo però, nell'attuale giunta di Palazzo Barbieri, nulla di tutto questo.

Resta il fatto che, al di là di una facciata onesta e perbenista, la nostra città soffre anche di prepotenza e di soprusi e la nostra giunta, nei suoi componenti, ne rappresenta uno specchio veritiero.

Prepotenza verso i più deboli, perpetrata da una amministrazione che non sa dialogare con le fasce più bisognose della nostra popolazione e soprusi perché moltissimi sono i casi ormai in cui la legalità di taluni processi amministrativi è stata opportunamente omessa per favorire i soliti noti, anche con notevole dispendio di denaro pubblico, come per esempio per la sponsorizzazione dell’Hellas da parte dell'AGSM, azienda con capitale interamente del Comune, per un valore di 700.000 €.

Non si vedono attualmente segnali incoraggianti e tutto fa presagire che il nostro sindaco e la sua giunta non daranno alcun segnale di discontinuità con il passato; basterebbe però poco, come per esempio, cominciare a far mancare da parte dell'amministrazione l'appoggio, il sostegno e la  protezione a tutti i violenti, tifosi o non tifosi che siano.

Costante attenzione, controllo, presenza sul territorio e immediatezza nel denunciare quanto di illegale viene ravvisato, unito ad una tenace azione della Magistratura, potrà essere la nostra unica arma, in attesa delle prossime elezioni amministrative.

Per saperne di più:

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