L'iniziativa per
l'istituzione a Verona del registro per il
testamento biologico, promossa dai
consiglieri De Robertis, Perini e
Zerbato con il sostegno di alcune
associazioni, giovedì 29
settembre '11 ha subito uno stop dal
Consiglio Comunale di Verona che ha bocciato
la proposta.
La proposta
ha avuto 11 sì, 11 astenuti e 15 no,
mentre gli assenti erano 10; il PdL, la
Lista Tosi, Verona Civica avevano invitato i
propri consiglieri a votare no, i
consiglieri della Lega si erano astenuti, i
consiglieri del centrosinistra hanno votato
a favore.
Nella
discussione della
proposta di delibera,
l'intervento De Robertis si è incentrato
sulla necessità della realizzazione del
registro dei testamenti biologici,
esistente già in diverse amministrazioni sia
del centrodestra che del centrosinistra, per
evitare ulteriori penose vicende come
quella di Eluana Englaro, mentre Ivan
Zerbato ha invitato tutti i consiglieri a
non farne una battaglia ideologica e
accusare gli avversari di barbarie,
rivolgendosi soprattutto al consigliere
Zelger (Lista Tosi).
In
effetti il consigliere Alberto Zelger
della ‘Lista Tosi’ aveva
giudicato nel suo intervento l'iniziativa
come "un ritorno alla barbarie" scagliandosi
contro anche ad associazioni come l'UAAR
(Unione Atei Agnostici Razionalisti),
l'associazione Luca Coscioni, Exit e Socrem
rappresentata da Giulio Segato.
Proseguendo
nel suo intervento Zelger ha sostenuto che gli enti locali
non hanno alcuna
competenza in materia e
un eventuale testamento biologico non
avrebbe valore giuridico ed
era necessario inoltre attendere le decisioni
del Parlamento che sta legiferando appunto
su questa tematica.