La notizia che l’AGSM di
Verona sponsorizza una squadra di calcio
professionistica lascia l’amaro in bocca a
quanti, in questo momento di particolare
difficoltà economica, ritengono che la
gestione della cosa pubblica debba essere
limpida e priva di qualsiasi pecca.
Ma l’amministrazione
locale, e in particolare il sindaco, si
rivela ancora una volta inaffidabile e
legata ad opportunismi che nulla hanno a che
vedere con la corretta amministrazione; per
quale motivo una società, anche se SpA e
quindi soggetta alle regole del libero
mercato ma di fatto
controllata al 100% da
capitale pubblico del
suo unico azionista
che è il Comune di Verona, invece di utilizzare
eventuali plusvalenze verso le reali
emergenze sociali presenti nel nostro
territori, preferisce dirottare una somma
ingente, circa 350.000 € all’anno per due
anni, per sponsorizzare una squadra di
calcio?.
Un decreto legge,
collegato alla manovra finanziaria del 2010,
prevede il divieto per le
amministrazioni pubbliche di effettuare
spese per sponsorizzazioni
a meno che queste non si configurano
in attività di patrocinio riferite a
contributi ad associazioni che erogano
servizi alle fasce più deboli della
popolazione, come bambini, disabili, anziani,
ecc., oppure sovvenzioni a soggetti privati
a tutela di diritti costituzionalmente
riconosciuti come diritto allo studio, alla
salute.
Da ricordare, inoltre,
che già la Corte di cassazione in una
sentenza del 1998, aveva precisato che sono
sempre improprie le spese derivanti da
sponsorizzazioni da parte delle
amministrazioni pubbliche.
Viene a chiedersi quindi il perché di questa
operazione che si può definire, senza timore
di essere smentiti, come una sorte di
promozione politica della giunta del sindaco,
ma che lascia perplessi sia nel merito che
per come è avvenuta.
Ci sono molteplici aspetti da valutare:
-
L’AGSM sostiene di
volersi promuovere sul territorio della
provincia di Verona, per poter raccogliere
maggior clientela, puntando sui tifosi del
Verona che abitano appunto in Provincia
-
Agli abbonati del
Verona Hellas viene concesso uno sconto su
bollette e contratti, dimenticandosi che
così di fatto vengono discriminati gli altri
clienti che non hanno l’abbonamento
-
E’ ovvio che questa
vicenda altro non è che un uso politico e
propagandistico di pubbliche amministrazioni
in vista delle prossime elezioni comunali,
considerando che il sindaco è da sempre un
tifoso "tollerante", per
usare un eufemismo, verso le frange più
oltranziste della squadra
-
I debiti che il
Verona Hellas ha nei confronti del Comune
ammontano grosso modo a quanto sponsorizzato
e quindi questa operazione non sarebbe
niente altro che una offerta pubblica di
salvataggio a una società privata con i
conti in crisi
-
Il sindaco e il
Presidente dell’AGSM Paternoster sono due
esponenti di livello del medesimo partito,
la Lega Nord.
-
Bisogna
considerare che tale intervento non tiene conto dell’indebitamento finanziario di Agsm che
si è attestato nel 2010 a 247.778
€,
a fronte di 228.490 € dell’esercizio
precedente:
tale indebitamento
tende
ad avvicinarsi al patrimonio netto del
gruppo che ammonta a 297.044
€ ed ai
limiti oltre i quali la gestione finanziaria
è a rischio e dalla relazione di bilancio
2010 si legge che per il 2011 si prevede un
aumento del deficit finanziario.
Aspettiamo quindi i
risultati finanziari di questa operazione
politico/commerciale e dopo si tireranno le
somme:sia ben chiaro però che in caso di
risultato negativo o non soddisfacente le
conseguenze politiche saranno a carico della
giunta del sindaco, ma purtroppo quelle
economiche saranno a carico ei cittadini.