Il nostro Consigliere
Mauro de Robertis e Roberto Uboldi (PD)
hanno annunciato un ricorso
amministrativo al TAR per la mancata
consegna da parte della AGSM della
documentazione relativa alla ormai
famosa e contestata sponsorizzazione
dell'Hellas Verona.
La
richiesta di prendere visione della
documentazione era stata avanzata dal
Presidente del Consiglio Comunale
Pier Alfonso
Fratta Pasini e il
diniego alla consegna dei documenti da parte
della AGSM ha di fatto aperto una guerra tra
Comune di Verona e la stessa azienda
municipalizzata.
Nonostante i
numerosi solleciti nulla è ancora
pervenuto dalla azienda di servizi, se
non una lettera del Direttore Generale
AGSM Cigolini che sostanzialmente nega
la possibilità di
accedere alla documentazione richiesta
sostenendo che
«Agsm opera come ogni altro imprenditore
in totale concorrenza con gli altri
operatori del settore con la conseguenza
che l'attività esercitata è soggetta
alla stessa disciplina delle società di
"diritto comune" anche in riferimento al
diritto di informativa».
Secondo la tesi di Agsm non si
dovrebbero applicare
le norme per la trasparenza prevista
negli enti pubblici ma solo
quanto previsto dal codice civile
nella convinzione che addirittura gli stessi
consiglieri di amministrazione sono «sprovvisti
di poteri individuali di ispezione e di
controllo» e l'articolo 2422 «attribuisce al
socio azionista il
diritto di esaminare e di ottenere
unicamente estratti del libro dei soci e del
libro delle adunanze e delle deliberazioni
assembleari» ovviamente
attribuendo il titolo di socio azionista
all'Amministrazione Comunale
Secondo Cigolini quindi i
consiglieri di amministrazione possono
vedere i documenti solo nell'ambito del
CdA e i consiglieri comunali possono accedere
solo a determinati documenti,
escludendo di fatto quelli richiesti
dai consiglieri De Robertis
e Uboldi.
Ma secondo i due consiglieri tali argomentazioni sono
assolutamente prive di alcun fondamento
giuridico, come viene confermato anche da
una sentenza del TAR del Piemonte e "non trovano conforto nella
giurisprudenza consolidata" secondo Fratta Pasini.
Fratta Pasini infatti
ribadisce che "AGSM è sicuramente
qualificabile come azienda dipendente dal
Comune" e "non esiste che il
regime di libero mercato possa influire sul
diritto dei consiglieri del Comune
proprietario di accedere ai documenti».
A questo punto è necessario
che della faccenda si
esprimano in merito sia gli uffici
comunali, nella figura
del segretario e dell'avvocatura civica,
come è
altrettanto
indispensabile ricorrere al TAR
verso queste azioni
unilaterali, contrarie al diritto e
alla giurisprudenza.
Ma aldilà della sostanza
puramente giuridica circa la sponsorizzazione di una società
sportiva privata con risorse pubbliche,
rimane l'amaro in bocca per
il trattamento di favore
concesso solo ad una
parte dei cittadini
veronesi
da una società ex municipalizzata
a totale controllo del Comune
di Verona con esclusione di
altri.
E' chiaro a
tutti che questa operazione, definita dai
vertici di AGSM strategica dal punto di
vista del marketing, rimane esclusivamente una
mera operazione politica della Lega per ringraziarsi una parte sostanziosa
dell'elettorato in vista delle prossime
elezioni amministrative.