Patto federativo PSI - PD per le prossime elezioni europee |
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LA PROPOSTO DEL PSI CON IL PD PER UN PATTO FEDERATIVO CON CANDIDATURE E SIMBOLO CONDIVISI Era il 1973 quando i socialisti europei costituirono la Confederazione dei Partiti Socialisti della Comunità Europea, con l'aggiunta dei Laburisti Britannici e Irlandesi, mentre si dovette aspettare il 1992 per la fondazione del Partito del Socialismo Europeo (Pes) all'Aja. Per l'Italia firmarono l'atto costitutivo i segretari dei tre partiti membri dell'epoca: Bettino Craxi (Psi), Achille Occhetto (Pds) e Carlo Vizzini (Psdi); il 1 marzo 2014 il Congresso elettorale del Pes, svoltosi a Roma ha accettato la domanda, come tutti sappiamo, di ammissione del Partito Democratico.
E’ di ieri, 10 aprile 2014, la presentazione presso la sala
stampa
della Camera dei Deputati del patto federativo tra PSI e PD per concorrere
insieme alle elezioni europee del prossimo 25 maggio con liste,
candidature e simbolo condivisi e l'adesione al programma approvato
al recente congresso del PSE di Roma, con l’obiettivo comune ma
ognuno con la propria individualità “
con il quale possiamo condividere la missione di un’Europa più
giusta, con un ruolo politico più forte dell’Italia”.
Nencini, nell’illustrare alla Camera il patto dice inoltre “ una sinistra riformista, ognuno con la propria individualità, ma che combatta insieme per un'Europa più giusta. Con il Pd e con Renzi costruiremo un'Italia nuova. E dobbiamo cogliere questo nuovo inizio come un'opportunità straordinaria, per costruire una storia nuova del socialismo in Italia “. Anche in occasione di un convegno tenutosi recentemente a Lecce sui trasporti ferroviari in Puglia il nostro segretario ha voluto rimarcare l’importanza del patto federativo per le prossime europee dicendo “ La condivisione, sotto un simbolo che si richiama al socialismo europeo, di candidature comuni Pd-Psi alle prossime elezioni europee e l’adesione al programma approvato al congresso del Pse lo scorso primo marzo a Roma, che si ispira alla storia e alla cultura del socialismo liberale e democratico, faranno della sinistra riformista italiana la prima forza del nuovo parlamento europeo”.
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