Omicidio stradale, serve rapidamente una legge |
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DOPO L'APPROVAZIONE IN PARLAMENTO DELLA RIFORMA DEL CODICE STRADALE LA COMMISSIONE BILANCIO DEL SENATO MODIFICA ALCUNI COMMI E STA PER INVIARE AL SENATO IN SECONDA LETTURA UN TESTO MODIFICATO, SOPRATTUTTO IN UN PUNTO ESSENZIALE QUALE L'ERGASTOLO DELLA PATENTE Quasi quotidianamente veniamo colpiti da notizie relative ad incidenti stradali, alcuni dei quali per le caratteristiche che gli hanno causati ci lasciano particolarmente impressionati. Da anni le numerose associazioni che in Italia si battono contro questa piaga, chiedono che sia istituito il reato di omicidio stradale, vehgano apportate modifiche al codice della strada, vengano effettuati più controlli e prevenzione e, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, hanno organizzato lo scorso 24 raduni e sit in di protesta di fronte alle Prefetture di 24 città italiane. Numerose sono le vittime innocenti che pagano per il dolo e per la colpa di guidatori che, in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, si mettono alla guida di un’autovettura; così come molti sono gli incoscienti che pensano di utilizzare la strada come fosse in una pista da corsa, convinti di poter correre senza conseguenze e invece sono autori di terribili incidenti mortali. Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, proprio in occasione di questa manifestazione, ha voluto contattare telefonicamente alcuni tra i familiari delle vittime della strada ringraziandoli innanzitutto “ per aver portato all’attenzione di tutti, dell’opinione pubblica, di Parlamento e Governo, un argomento rimasto per troppo tempo senza diritto di cittadinanza. Un provvedimento giusto su cui lavoriamo da un anno”. E’ doveroso a questo punto fare un po’ di chiarezza perché in effetti il tema, molto sentito anche dalle forze politiche, è stato affrontato dal Governo Renzi fin dali primi momenti dopo il suo insediamento, con l’affidamento al segretario Nencini, nel ruolo di viceministro ai trasporti, della delega per la riforma del codice della strada. Lo scorso ottobre la riforma del codice viene discussa in Parlamento e viene approvata a maggioranza con alcune modifiche del testo originale; Nencini scrive a tal proposito sulla sua pagina Facebook “ Montecitorio. La Camera discute la legge delega di riforma del nuovo codice della strada e in particolare si divide e si infiamma su ergastolo della patente e omicidio stradale, entrambi sostenuti da noi. Sel contraria, Forza Italia in parte contraria. Voto: favorevoli 342 contrari 28 astenuti 8. Vittoria giusta ”. Mentre l’On.Pastorelli, durante la dichiarazione di voto per la delegazione socialista ebbe a dire “ Un voto favorevole e convinto al disegno di legge delega per la riforma del codice della strada che mira a renderlo più attuale e coerente, definendo regole più chiare per i cittadini ”. Il testo del nuovo codice quindi è passato in seconda lettura in Senato, ma il suo esame sta subendo alcuni ritardi dovuti alla bocciatura, lo scorso marzo, in Commissione Bilancio di alcuni punti, tanto che il nostro segretario ha sentito l’esigenza di dire “ Sono preoccupato per i ritardi accumulati nell’esame del Codice della Strada al Senato e per la bocciatura fatta dalla Commissione Bilancio di una serie di commi, tra cui quello che prevede l’introduzione del reato di omicidio stradale. Il Governo ha presentato una nuova formulazione e la sostiene con determinazione. Auspico che la Commissione esamini quanto prima il nuovo testo e lo faccia proprio. Sull’omicidio stradale non si scherza. Non possiamo prendere in giro persone che hanno perso un figlio o un famigliare ”. In effetti il testo approvato dalla Commissione Giustizia del Senato ha introdotto il reato di omicidio stradale con pene da 8 a 12 anni se il colpevole è alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze psicotrope, mentre da 6 a 9 anni se l'incidente è provocato da una velocità doppia rispetto a quella consentita; e ancora da 6 a 9 anni di pena se l'autista fugge; viene anche introdotto il reato di omicidio stradale plurimo, con pene aumentate fino al triplo e fino ad un massimo di 18 anni, con arresto obbligatorio in flagranza. Ma per quanto riguarda invece la revoca definitiva della patente, il cosiddetto “ergastolo della patente” tanto invocato sia da Mancini che dal premier e dalle associazioni per le vittime della strada, il relatore del ddl Giuseppe Cucca ha spiegato che è meglio accantonare l'ipotesi per evitare un corto circuito visto che sul Codice della strada c’è al lavoro un’altra commissione del Senato. Inoltre, in caso di revoca, ci sarebbe comunque la scappatoia di ripetere l'esame di guida. Tutto questo mentre proprio in questi giorni, esattamente il 21 aprile, scadono i termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione Bilancio e il testo che scaturirà dalla successiva discussione in Commissione sarà presentato per l’approvazione in Senato. L’opinione pubblica si è espressa più volte circa l’urgenza dell’introduzione nel nostro ordinamento giuridico del reato di omicidio stradale e ben ha compreso Nencini che proprio dall’approvazione di questa legge in tempi ragionevoli daranno visibilità e certamente segneranno consensi al nostro partito. Speriamo quindi che l’auspicio del segretario PSI della conclusione dell’iter parlamentare di questa importante legge entro il 2015 sia confermato dai fatti, dimostrando così che saper ascoltare le esigenze dei cittadini per una buona causa è parte essenziale di una buona politica. Puoi vedere anche:
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