I socialisti veneti alla manifestazione di Padova contro le politiche economiche del Governo
Anche le bandiere dei socialisti veneti erano presenti alla manifestazione del 12 gennaio a Padova organizzata dal PD, che ha chiamato all’appello le forze progressiste e di sinistra per protestare contro le scelte fatte dal governo giallo verde nella manovra approvata in Parlamento a fine anno.
Taglio di un miliardo agli investimenti, aumento di 7 miliardi di tasse alle imprese, aumento di 1 miliardo delle tasse locali (Imu, Tasi e Irpef), tagli alle pensioni da 1.200 euro, raddoppio delle tasse per il volontariato, tagli a ricerca, cultura ed editoria, tagli di 2,3 miliardi per le ferrovie, tagli ai fondi per musei, cinema, teatri e biblioteche, condono fiscale per gli evasori, meno trasparenza per gli appalti pubblici, questo è l'elenco del disastro economico del governo Salvini - Di Maio.
E’ un governo dannoso per l’Italia, sempre più isolata a livello internazionale, ma anche per i cittadini perché la manovra fatta approvare dal Parlamento con voto di fiducia e senza il dovuto dibattito non sarà in grado di rilanciare l’economia per mancanza di misure atte a combattere il precariato e che aumentino le opportunità di lavoro
Bisogna cambiare rotta e le manifestazioni promosse in questi giorni in molte piazze italiane servono per lanciare un messaggio forte e chiaro al Governo che sta affossando il nostro Paese e sta mandando in fumo i sacrifici che tante famiglie italiane hanno dovuto sopportare in questi ultimi anni.
Sono necessarie per contrastare la deriva autoritaria e intollerante che fa leva sulle paure dei cittadini e il dannoso antieuropeismo delle forze politiche che compongono l’attuale maggioranza.
Solo l’unità del centrosinistra e l’unità d’intenti di tutte le forze progressiste è la strada vincente per contrastare il populismo, il nazionalismo e il fascismo presente nel nostro Paese soprattutto in vista delle prossime elezioni europee.
E questi sono proprio i punti sviluppati dal comunicato del PSI veneto a firma del Segretario Regionale Luca Fantò e che di seguito riportiamo.
“ 12 gennaio 2019
Il PSI del Veneto ha risposto all'appello all'unità lanciato nei giorni scorsi dal PD manifestando oggi a Padova la propria contrarietà alla legge di bilancio.
Contrarietà per i contenuti della legge e soprattutto per i modi in cui l'approvazione di tale legge è avvenuta.
Una legge di bilancio che non risolve i problemi del Paese, penalizza i nostri anziani ed i nostri giovani, umilia i lavoratori, inganna chi vorrebbe un lavoro dignitoso e rischia di trovarsi in mano una manciata di euro, una mancia.
Una legge approvata ignorando i principi ispiratori del parlamentarismo democratico.
Ma non solo la legge di bilancio.
In piazza della Frutta, a Padova, il PSI ha ricordato come solo l'unità del centrosinistra, unità d'intenti e d'azione, potrà essere argine al nazionalismo populista.
Unità che nel Veneto dovrà portare il PSI, il PD e le altre formazioni della sinistra veneta ad affrontare unite i prossimi appuntamenti elettorali.
Le prossime elezioni amministrative saranno un momento fondamentale per il futuro della nostra Regione, le prossime elezioni europee un fondamentale momento di salvaguardia della democrazia.
Solo “uniti nella diversità” le donne e gli uomini del centrosinistra, nel Veneto, in Italia ed in Europa, potranno efficacemente rappresentare la propria proposta alternativa a quella dei governi della conservazione.
Questo è stato l'appello lanciato oggi a Padova dal PSI del Veneto. "
Luca Fantò
Segretario regionale PSI del Veneto