Chiusura Punto di Nascita di Verona - Interrogazione al Senato di Nencini
Al Ministro della salute.
Premesso che:
nei giorni scorsi è stata decisa la chiusura del punto nascita e del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale "della Donna e del Bambino" di Verona, ad appena 3 anni dalla sua inaugurazione, per i gravissimi effetti di un'infezione batterica che avrebbe provocato la morte di 3 bimbi e causato lesioni al cervello in altri 4 bambini, comportando altresì ulteriori casi di infezione che per il momento non avrebbero avuto esito negativo;
risultano ad oggi in corso due indagini giudiziarie in proposito: l'una predisposta dalla Procura di Genova, riguardante la morte presso l'ospedale "Gaslini" di Genova della bambina nata all'ospedale della Donna e del Bambino di Verona, dove aveva contratto il virus, l'altra aperta dalla Procura di Verona, per approfondire anche gli altri casi avvenuti all'interno dell'ospedale;
il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha ammesso in una recentissima conferenza che tale vicenda "va avanti dal 2018", lasciando supporre che la Regione non avrebbe effettuato tempestivamente quanto di propria competenza per interrompere questa tragica catena di sofferenze dei bambini e delle loro famiglie;
considerato che:
lo stesso direttore generale dell'azienda universitaria integrata, dottor Francesco Cobello, ha dichiarato in un'intervista che l'infezione batterica, nonostante le sanificazioni effettuate, non è ancora stata debellata, ragione per cui è stata decisa la chiusura del punto nascita e della terapia intensiva neonatale;
la chiusura provoca una gravissima situazione di rischio per le mamme ed i nascituri del territorio in caso di emergenze improvvise,
si chiede di sapere quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di sorvegliare e contenere il rischio infettivo emerso nell'ospedale di Verona e di rilevare le eventuali responsabilità, i ritardi decisionali e i disservizi in questo delicatissimo settore della sanità veneta, in modo da riprendere al più presto questo indispensabile servizio e consentire alle famiglie dell'intero territorio di confidare nella sanità pubblica.