Contributo del compagno Renzo Torsi di
Castelnuovo d.G.
I sindaci
dell'area gardesana hanno deciso di introdurre questa
misura che in realtà con altro nome in passato già
esisteva, si chiamava tassa di soggiorno, anche se la
sua entità era abbastanza modesta .
Sarebbe buone
cosa però discuterne con le categorie interessate, come
già si è cominciato a fare, e con altri soggetti che
operano sul territorio gardesano in modo da elaborare
una proposta ben articolata e condivisa nell’interesse
di tutti : operatori, cittadini e visitatori.
Anche se non è
facile trovare un accodo condiviso, in quanto non
mancano le contrarietà, di recente vi è stata
un’apertura nell’ottica della sua introduzione da parte
dei soggetti coinvolti.
Nell’ambito di
questa discussione si propone quanto segue : la tassa
il cui introito è sul Garda è stimato in circa 10
milioni di euro ( riguarderebbe il
pernottamento) potrebbe assumere un nuovo
significato se fosse vincolata
all'obbiettivo
del disinquinamento, della tutela e della valorizzazione
ambientale del Lago di Garda.
In pratica
dovrebbe essere sostitutiva di gran parte delle entrate
che derivano agli enti locali dagli oneri urbanistici in
maniera da consentire,
in prevalenza, una politica edilizia di
riqualificazione e di risposta alle aspettative dei
residenti.
Limitare dunque
al massimo le seconde e terze case per non assistere
alla distruzione della risorsa turistico-economica
primaria del Garda, cioè l'ambiente.
Questa scelta
andrebbe in direzione della costituzione del parco delle
Colline Moreniche e del Garda chiesto dalle associazioni
ambientali e da migliaia di cittadini attraverso la
presentazione di apposita proposta di legge regionale
finora ignorata dalla Regione Veneto, che si dimostra
invece cosi sensibile alle sempre nuove espansioni
edilizie (vedi PATI).
Se ben costruita e indirizzata avrebbe perciò
un'importante finalità e un vero scopo.
Novembre 2011