5° Circoscrizione - Proposte e osservazioni del PSI in merito al progetto di riqualificazione dell'area dell'ex forte austriaco e dell'ex caserma Santa Caterina
Il Partito Socialista Veronese intende fornire alla 5° Circoscrizione alcuni pareri e osservazioni in merito al progetto di recupero dell'area di forte S.Caterina al Pestrino, progetto finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto prevede, in tre lotti, la riqualificazione delle aree del forte austriaco e delle ex casermette militari, strutture dismesse e in forte degrado, con l'obiettivo del recupero dell’area e del suo inserimento nel contesto naturalistico e paesaggistico dell'area limitrofa del Pestrino e dell’adiacente parco dell’Adige.
PROPOSTE DEL PSI IN MERITO AL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DELL’EX FORTE E DELL’EX CASERMA SANTA CATERINA
Il PSI intende fornire osservazioni costruttive in merito al progetto di riqualificazione dell'area dell'ex forte e dell'ex caserma Santa Caterina.
L’area, con edifici e reperti storici, è attualmente in totale degrado e il progetto di riqualificazione ha come obiettivo non solo il recupero dell’area ma anche il suo inserimento in un contesto naturalistico agricolo dell’area del Pestrino e con l’adiacente parco dell’Adige, mentre con il recupero del complesso fortilizio austriaco viene rivalutato il contesto e storico culturale del quartiere.
Inoltre l’attenzione rivolta all’inclusione sociale, alla mobilità sostenibile e agli spazi ricreativi, così come la fruibilità di spazi verdi, di piste ciclabili e aree attrezzate, la riapertura di spazi dismessi, risponde a precise esigenze dei cittadini del Pestrino e del quartiere di Borgo Roma.
Valutiamo quindi come altamente valido il progetto nel suo complesso, in un’ottica di riappropriazione di spazi e luoghi altrimenti non fruibili da parte della comunità e funzionale ad una rivalutazione di una zona attualmente mal collegata ai principali percorsi stradali e mancante quasi del tutto di trasporto pubblico.
1) Osservazioni sul verde:
Il progetto si inquadra nel sistema verde di Verona che vede una fascia centrale sul vecchio tracciato delle mura interne, trasformato in un parco e, fuori da questo contesto, la realizzazione di una vasta fascia di verde periurbano che va dalla Spianà, passando per il futuro parco ex scalo ferroviario, per arrivare fino all’ansa dell’Adige al Lazzaretto e Villa Buri.
L’area del Forte S,Caterina e la zona agricola del Pestrino farà da cerniera di collegamento tra il parco dello scalo ferroviario e la zona verde del Lazzaretto/Villa Buri.
L'area prevede la presenza sia di verde agricolo (Pestrino) che di verde naturale e spontanea (Forte S.Caterina); riteniamo utile una piantumazione di alberi ad alto fusto, medio e arbusti, anche nelle vaste aree dedicate a prato e orti per una migliore ombreggiatura e conseguente miglioramento del microclima e della qualità di delle attività (culturali o sportive) svolte, soprattutto lungo i percorsi ciclopedonali.
Inoltre l’adozione di prati di tipo stabile ridurrà al minimo la manutenzione e permetterà di conservare l’aspetto naturalistico.
2) Osservazioni sulle funzioni e la gestione degli spazi pubblici:
Nella definizione degli elementi principali i progettisti hanno subito evidenziato le caratteristiche agricolo/naturalistiche dell’area, capace però di offrire in base alla sua posizione nelle immediate vicinanze del tessuto urbano cittadino una occasione per sviluppare il concetto di città della prossimità, più sostenibile, e dei 15 minuti.
Hanno quindi sviluppato il progetto avendo come obiettivi sia la valorizzazione degli aspetti naturalistici del sito che la realizzazione di interventi a favore della comunità e dei cittadini con fragilità come p.e. la possibile realizzazione di un asilo nido, del polo mestieri delle residenze di social housing e il centro diurno e, legate al futuro parco agricolo, un ristorante e una fattoria didattica.
Il coinvolgimento di associazioni e cittadini nell'utilizzo profiquo dei nuovi spazi che verranno messi a disposizione con l'attuazione del progetto riveste un profilo di importanza fondamentale, come il coinvlgimento dell’Università di Verona, che potrebbe utilizzare questi spazi per atrarre studenti e studentesse in alcune sue attività didttiche (corsi, lezioni e workshop).
3) Osservazioni sulle piste ciclabili:
Nell’ottica della città dei 15 minuti l’area è collegabile solo con i quartieri di B.Roma e Porto S.Pancrazio, rimanendo esclusi altri punti importanti di aggregazione come il centro storico, il polo universitario di P.Vescovo e la stazione ferroviaria.
La realizzazione di opportuni percorsi ciclabili, previsti dal progetto, unitamente ai collegamenti ciclo-pedonali che dai quartieri limitrofi conducono all’ area, potrebbe aiutare la creazione di una grande rete ciclabile dal Parco nord a quello sud dell’Adige.
Da valutare l'impatto sulla viabilità della zona dei percorsi ciclopedonali previsti dal progetto, sopratutto nell'ottica di un loro collegamento con gli altri già presenti in Borgo Roma, come l'eventuale apertura di un ponte in corrispondenza della diga sul fiume Adige che permetterebbe un rapido collegamento ciclabile con il centro storico e i due poli universitari.