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NELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA VINCE IL CANDIDATO DEL CENTRO DESTRA PASTORELLI MA CON UN NUMERO RISICATO DI VOTI IN PIU' RISPETTO AL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA PERETTI Si sono concluse le votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia di Verona e del nuovo Consiglio Provinciale e dalle urne è uscito vincitore Pastorello, candidato del centrodestra. Pastorello, sindaco di Roveredo di Guà, 62 anni, presidente del Consiglio provinciale uscente e più volte assessore, era sostenuto da Lega, Lista Tosi, Ncd, e parte di Forza Italia e ha battuto per pochissimi voti lo sfidante Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo e sostenuto dalle liste di centrosinistra “Insieme per Verona”, “Il Buon Governo per Verona” e “La Provincia sei tu”. Il sistema di votazione cosiddetto “ponderato” adottato in queste votazioni prevedeva un peso maggiore per i consiglieri dei comuni con alta più densità abitativa ed è facile quindi comprendere perché si è rivelato alla fine determinante il voto dei consiglieri del comune capoluogo. Ma nonostante questo sistema avvantaggiasse sicuramente Pastorello, favorito in quanto appoggiato dalle liste che si rifacevano a Tosi e ai consiglieri di maggioranza in comune a Verona, il candidato di centrodestra è riuscito a spuntarla per un soffio, aggiudicandosi appena il 51,8% di preferenze (587 voti ponderati) contro il 48,5% (568 di voti ponderati) dello sfidante Peretti. Una vittoria basata su un pugno di voti e che permette, quindi, di valutare il risultato in termini non completamente negativi anche nel campo del centrosinistra. Dice infatti Alessio Albertini, segretario provinciale del Partito Democratico, sottolineando il fatto che la candidatura di Peretti non era espressione esclusiva dei partiti, bensì degli amministratori : "Congratulazioni ad Antonio Pastorello, dopo una competizione molto partecipata e che ha visto lo sfidante Giovanni Peretti cedere il passo con un risultato comunque incredibile per Verona … “ e conclude “…. Anche alla luce di una vittoria così risicata confidiamo che il presidente voglia ascoltare le richieste degli amministratori per una Provincia rinnovata e più attenta a tutti i territori scaligeri.” Sul risultato elettorale pesa comunque molto la decisione del Movimento 5 Stelle di non partecipare alla consultazione; sicuramente una loro partecipazione nel segno di un rifiuto ai soliti nomi calati dall’alto delle segreterie dei partiti avrebbe portato a volti nuovi e mutati rapporti di forza all’interno del Consiglio Provinciale. Il candidato socialista Toffalini, anche se la lista “Insieme per Verona” in cui era inserito ha totalizzato un consistente numero di preferenze, non è risultato tra i consiglieri eletti; dispiace per il risultato, anche se dobbiamo ammettere che in parte è dovuto ad un imperfetto funzionamento della nostra strategia e al mancato coinvolgimento di alcuni nostri compagni, argomenti su cui certamente dovremo riflettere nel prossimo periodo. Le elezioni provinciali hanno coinvolto in Veneto anche altre amministrazioni quali Padova, Rovigo, Vicenza e Belluno con risultati in alcuni casi lusinghieri per i candidati socialisti, come a Belluno in cui è stata eletta Presidente la compagna Daniela Larese Filon, sindaco ad Auronzo di Cadore, e a Vicenza e Rovigo dove sono stati eletti consiglieri rispettivamente i compagni Ennio Tosetto e Giorgio Grassia.
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