IL 14 DICEMBRE SCORSO SI E' SVOLTO IL DIRETTIVO PROVINCIALE PRESSO LA SEDE DEL CIRCOLO CULTURALE CITTADINO

Il Direttivo della Federazione Provinciale PSI di Verona si è tenuto i 14 dicembre presso il Circolo Culturale Cittadino di via Chioda;il segretario Toffalini ha iniziato la relazione partendo dal tesseramento che attualmente vede una flessione degli iscritti rispetto all'anno scorso, anche se si attende l'iscrizione di altri compagni prima della fine dell'anno, termine ultimo fissato dagli organi dirigenti del PSI.

ll tema del tesseramento riveste una importanza fondamentale, non solo perché la vita del partito dipende quasi esclusivamente dal tesseramento, ma anche in quanto la platea dei nostri iscritti negli anni 2014 e 2015 concorreranno al congresso provinciale previsto entro l'inizio del prossimo mese di febbraio; da questo congresso, come dagli altri congressi di tutte le altre federazioni provinciali, usciranno, in base alle decisioni che prenderà la Commissione di Garanzia, i delegati per il congresso nazionale del PSI che si svolgerà a fine febbraio 2016.

Dice infatti il comunicato della Direzione Nazionale PSI " La direzione nazionale del partito, riunitasi a Roma il 26/11 scorso, ha unanimemente assunto l'indirizzo di convocare, indicativamente, entro il febbraio 2016, il congresso nazionale. Il Psi affronterà le prossime assise interne forte di lusinghieri risultati ottenuti dalla delegazione parlamentare e di un soddisfacente stato di salute, organizzativo e politico, così come testimoniato, non da ultimo, dal successo della recente conferenza programmatica, pur nella difficile e magmatica situazione politica nazionale, che tende ad escludere ed emarginare le forze minori ".

Il segretario Toffalini fa inoltre presente che all'interno del nostro partito esistono alcune iniziative tese a frazionare e destabilizzare gli equilibri, come per esempio la componente denominata "Area Socialista" pur rimanendo nell'alveo del PSI, mentre altri addirittura hanno abbandonato il partito.

Prosegue infatti il comunicato della Direzione Nazionale proprio su questo punto " Non si possono non registrare, tuttavia, una serie di iniziative indette nel segno del frazionismo e dell'opportunismo personalistico, volte a destabilizzare la comunità socialista. Pur trattandosi di iniziative assunte da settori largamente minoritari del partito, esse si configurano come atti concepiti dai promotori con il fine di separarsi dalla comunità del Psi. Siamo certi che tutti insieme sapremo, anche in questa occasione, superare con dignità la prova. Ne va della nostra stessa esistenza ".

Toffalini ha ricordato anche i temi discussi a Roma nella Conferenza Programmatica di fine ottobre (vedi l'articolo cliccando questo link) dove ha partecipato ai lavori per conto della nostra federazione al tavolo di lavoro #Cambiando il Territorio, coordinato dall'On.Pastorelli; la proposta scaturita da questa commissione per l'ambiente è l'unificazione sotto una unica struttura del Ministero dell'Ambiente, del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali, in quanto trattanti tematiche tra loro affini.

Gli altri delegati del PSI veneto sono stati Trovato, della Federazione di Padova e Giordani del PSI veneziano, oltre ovviamente al segretario regionale Giribuola. Uno dei temi principali trattati da Toffalini con gli altri rappresentanti veneti durante i lavori della conferenza è stato quello relativo ai lavori dell'alta velocità ferroviaria nel tratto Verona-Padova (tra Padova e Venezia i lavori sono già conclusi).

Un punto importante è scaturito dai lavori della conferenza è la necessità della separazione degli incarichi di segreteria del partito dall'attività ministeriale. Questa esigenza è stata segnalata dalla maggior parte dei componenti delle varie commissioni ed è stata  recepita dal segretario Nencini.

Sono soprattutto i territori settentrionali che scontano un deficit di risultati politici rispetto alle regioni meridionali, dove invece il nostro partito è attivo e ben radicato; questo significa che le regioni settentrionali necessitano di un incremento della nostra presenza sul territorio con una mirata attività di carattere squisitamente politico, praticabile però solo solo se supportata da una segreteria nazionale forte, senza confusioni di ruoli.

Prosegue Toffalini il suo intervento comunicando che è stato fissato per il prossimo mese di gennaio una conferenza programmatica regionale a Vicenza che verterà su temi quali piccole e medie imprese, agricoltura, infrastrutture e riforme, mentre sono già stati fissati i coordinatori dei quattro gruppi di lavoro, gruppi aperti dove ovviamente chiunque potrà partecipare e dare il proprio contributo, come possibile è anche l'inserimento di nuovi temi e argomenti come p.e. la scuola.

Infine l'appello di Toffalini per una sottoscrizione straordinaria e volontaria per contribuire alle spese che il partito sopporterà per i lavori congressuali e per le prossime elezioni del 2016.

Provolo interviene domandandosi quali potrebbero essere le motivazioni del malumore esistente nel partito e che ha provocato alcune fuoriuscite dal partito, lamentando la mancanza di una precisa linea politica da parte della segreteria dovuta, secondo lo stesso, essenzialmente per la doppia funzione, politica e ministeriale, di Nencini. Secondo Provolo è indispensabile, per una maggiore visibilità, il coinvolgimento nelle nostre strategie politiche di altri movimenti come p.e. il movimento radicale.

L'urgente necessità di risolvere il dualismo incarichi governativi e incarichi del partito da parte del segretario nazionale è condivisa anche da Toffalini, in considerazione anche del fatto che esisterebbero già alcune figure rappresentative e valide nel nostro partito che potrebbero assumere l'incarico della segreteria; sarebbe auspicabile, secondo la maggioranza degli intervenuti al direttivo, che si individuasse per tale compito una figura femminile.

De Battisti introduce la politica locale nel dibattito, facendo notare che nelle attuali strategie politiche della sinistra nel comune capoluogo esiste una ambiguità di fondo nel comportamento del PD, schierato all'opposizione nei banchi consiliari, ma di fatto non convinto di sfiduciare il sindaco.  Questo potrebbe far supporre una sorte di accordo sottobanco tra il PD e il movimento di Tosi in previsione delle prossime elezioni amministrative, allo scopo di arrivare al governo della città.

In considerazione che non esisterà mai un accordo con Tosi da parte della sinistra estrema, prosegue De Battisti, e quindi esisteranno sostanzialmente solo due poli, Tosi e alcune componenti del PD da una parte, F.I. e Lega di Zaia dall'altra, quale dovrebbe essere il nostro ruolo?

Il nostro compito, sempre secondo le considerazioni di De Battisti, sarà trovare degli spiragli di intervento negli spazi politici non coperti dai due maggiori contendenti, che per forza di cose dovranno innanzitutto prima soddisfare i loro "appetiti elettorali". E' esclusivamente un compito di rappresentanza politica e non di schieramento quindi il compito a cui deve impegnarsi la nostra federazione per le prossime elezioni, nell'ottica del riformismo.

E' infatti la mancanza di una precisa strategia politica di sinistra, di consenso negli strati più deboli e indifesi della popolazione, nei confronti dei pensionati e dei disoccupati, che il nostro partito ha perso molto terreno e questo si è visto p.e. nei giorni scorsi nelle elezioni regionali francesi; recuperare questo terreno è l'obiettivo che dobbiamo affrontare e il voto di protesta di questi ultimi anni si spiega proprio in questa chiave di lettura .

Lo stesso ragionamento è nelle parole di Vantini per il quale sta proprio nella mancanza di una vera politica rivolta alle classi sociali più esposte, tradizionalmente terreno fertile per il voto socialista, il motivo del successo avuto dal voto di protesta nel nostro Paese nelle ultime tornate elettorali. Un voto di protesta che si è espresso essenzialmente nel premiare il leader, che sia Salvini o Grillo, senza analizzare il vero messaggio politico da essi portato. 

Per Provolo e Bernardelli sarebbe forse auspicabile, in previsione delle prossime amministrative, un accordo politico con altre forze, non necessariamente tutte dello schieramento di centrosinistra, in maniera di presentarci con un peso elettorale "appetibile", tramite la condivisione di un programma, magari composto da pochi e precisi punti.

L'intervento di Rendina si focalizza sulle tematiche legate alla Buona Scuola e in particolare sul pericolo che movimenti populisti, come appunto il 5 Stelle, SeL e alcuni sindacati, approfittando di alcune criticità della riforma soprattutto per la messa in ruolo dei precari cosiddetti di "seconda fascia", crei opera di destabilizzazione fra i docenti, penalizzando pesantemente i partiti della maggioranza che si sono spesi di più per questa riforma, compreso il nostro.

I punti discussi nella Conferenza Programmatica di Roma è il tema toccato da Boseggia nel suo intervento, punti importanti per la creazione di una buona piattaforma programmatica da presentare al prossimo congresso nazionale. Carenti ed insufficienti invece, sempre secondo lo stesso, i punti programmatici presenti nella Conferenza regionale.

Manca p.e. il tema della scuola, ma soprattutto manca un preciso riferimento alle tematiche sociali, quali la crisi economica e la chiusura delle fabbriche, la cassa integrazione sempre più utilizzata dai datori di lavoro e i pensionati a basso reddito; questi sono temi che devono essere trattati approfonditamente e specificatamente, senza essere inclusi in altri contenitori, pena il probabile "annacquamento" della tematica.

In qualche intervento è stato evidenziato l'opportunità di inserire nella conferenza programmatica regionale anche il tema della salute, tema molto sentito dalla gente o, in alternativa, organizzare un apposito convegno, così come pure potrebbe risultare utile organizzare incontri pubblici sui temi non trattati nella conferenza.

Il tema della salute, secondo Toffalini, è però molto delicato e necessita dell' intervento di persone qualificate ed esperte, purtroppo attualmente carenti nella nostra federazione; cosa differente potrebbe essere invece p.e. trattare il nuovo codice degli appalti, di cui il nostro segretario nazionale aveva la delega o la nuova legge sull'omicidio stradale e il codice della strada.

Una valida alternativa, secondo Bernardelli, potrebbe essere organizzare non un conferenza sulla sanità ma sulla assistenza, tema caro alla base socialista, mentre Torsi lamenta proprio una nostra difficoltà nel mettere in piedi iniziative politiche ormai da troppo tempo, perché è proprio il fare, dice, che dà uno scopo alla nostra azione politica.

Roccioletti porta infine a conoscenza dell'iniziativa per intestare la sala riunioni della ZAI all'indimenticato compagno Giulio Segato, uno dei suoi padri fondatori, come giusto riconoscimento del suo impegno e compito di Presidente di questo grande ente di emanazione comunale e raccomanda il segretario Toffalini di farsi portavoce di questa nostra istanza alla direzione dell'ente.

Nelle conclusioni, affidate a Toffalini, viene confermato l'impegno del segretario di farsi portavoce nei confronti di Giribuola per far inserire nella piattaforma programmatica regionale i punti scaturiti nel dibattito del Direttivo e nei confronti del vertice della ZAI per l'iniziativa di intestare a Giulio Segato la sala riunioni.

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