NEL DIRETTIVO PROVINCIALE DELLO SCORSO 16 DICEMBRE LA DISCUSSIONE SULLA POLITICA NEL TERRITORIO E IN REGIONE HA AVUTO UN RILIEVO PREDOMINANTE RISPETTO AGLI ALTRI ARGOMENTI TRATTATI

Buona parte del dibattito scaturito nella discussione in occasione del Direttivo Provinciale, allargato a tutti gli iscritti del 16 dicembre 2014, si è incentrato sulle prospettive della politica locale regionale e comunale, approfittando della presenza degli esponenti socialisti nelle giunte dei comuni di Verona, S.Bonifacio e S.Giovanni Lupatoto.

In effetti sono le tematiche locali e legate al territorio che permettono ad un partito piccolo come il nostro e che, per le ragioni che tutti conosciamo, attualmente non più in grado di progettare, sviluppare e portare a termine strategie politiche di grande respiro, di avere le maggiori possibilità di successo, di farsi conoscere e consolidare la nostra presenza.

Ma andiamo per ordine e vediamo quali sono stati gli argomenti e le tematiche discusse negli interventi.

Nella relazione introduttiva, tenuta dal segretario Toffalini, oltre che ribadire l'importanza della presenza socialista nella compagine governativa e nell'attuale maggioranza parlamentare, sono state affrontate alcune emergenze occupazionali locali, in primo luogo la vertenza dei lavoratori dell'aeroporto veronese Catullo, si è parlato della necessità di una maggiore visibilità del nostro partito in città, nei comuni, nelle scuole, attraverso un percorso da attuarsi fin dai primi mesi del prossimo anno mediante un lavoro di squadra con il PSI regionale e le altre federazioni provinciali su tematiche sentite dalla gente come la sanità, la scuola, il lavoro.

Un certo risalto mediatico ha infatti ottenuto il recente convegno a Mestre sulle infrastrutture nella nostra regione, con la partecipazione di Nencini; considerando il buon risultato questa è la strada da seguire.

Toffalini ha proseguito l'intervento rilevando che, per quanto riguarda il tesseramento, si è avuto un leggero incremento di iscritti rispetto l'anno precedente, segno dell'impegno profuso da tutti i compagni e la bontà della linea politica del partito.

La complessità degli argomenti inerenti le infrastrutture ferroviarie nella provincia di Verona con la realizzazione dell'alta velocità e le problematiche relative al percorso ad est della città fino alla provincia vicentina, il rapporto in alcuni casi non idilliaco tra le amministrazioni comunali dei territori interessati e il consorzio di imprese che devono realizzare le infrastrutture, è stato un altro punto di notevole spessore illustrato da Toffalini; trovare una soluzione a problemi di tale importanza per il territorio, magari con l'aiuto e il coinvolgimento dei nostri referenti nazionali, l'On Pastorelli in primis, permetterebbe un notevole salto di qualità del nostro partito, anche in previsione del prossimo appuntamento elettorale regionale.

Sono seguiti gli interventi dei consiglieri socialisti delle amministrazioni comunali di Verona, S.Bonifacio e S.Giovanni Lupatoto.

Per Mauro De Robertis l'assoluta mancanza di idee e progettualità della giunta Tosi è la causa dell'immobilismo in cui la città di Verona è piombata in questi ultimi anni; solo megaprogetti annunciati in pompa magna, come il traforo sulle Torricelle, prima a doppia ora a semplice canna, la tramvia, nel tempo è passata a semplice filovia, ai quali però è seguito il nulla più assoluto.

Anche la gestione degli spazi pregiati della città denota improvvisazione e dilettantismo; cosa dire infatti sull'enorme area, ora destinata a parcheggio a cielo aperto che sarà sede futura di un supermercato, di fronte alla fiera? Ma questo spazio non era forse già destinato in base a precedenti studi e progetti a funzioni più pregiate come il Polo Finanziario?

Tutto questo è il risultato, ha proseguito De Robertis, della mancanza di una cultura per il bene della città e dei cittadini; nulla viene discusso sul futuro di Verona in giunta; il sindaco è disattento sulle esigenze della sua città, ma è molto concentrato su questioni di politica nazionale, in quanto intento a crearsi le basi per una sua scalata al Parlamento nazionale.

Ma preoccupazioni provengono anche dal campo di centrosinistra per la mancanza, allo stato attuale delle cose, di un chiaro  progetto alternativo alla maggioranza di centrodestra e l'assenza di un dibattito sul ruolo dell'opposizione nel nostro comune, con il pericolo di un prossimo candidato sindaco calato dall'alto, senza un reale consenso dei cittadini.

Gianni Storari, assessore socialista nella giunta comunale di S.Bonifacio, ha parlato della vittoria dello schieramento di centrosinistra alle amministrative della scorsa primavera nel suo comune, che ha battuto il centrodestra dato ampiamente per vincitore in base all'esito del primo turno.

Ha confermato il suo impegno come assessore alle attività produttive che " va avanti con la stessa forza che ha portato alla vittoria nelle amministrative, vittoria che ha potuto contare sull'esperienza, sull'entusiasmo, sulle esperienze di molti e sul dialogo con tutti, soprattutto le associazioni "  usando le sue stesse parole.

Attualmente la giunta gode di buona reputazione anche se certamente non mancano le difficoltà, soprattutto in campo economico e sociale come pure da un certo lassismo presente in alcuni strutture del personale amministrativo. 

La gente e le categorie produttive del territorio sambonifacese sono abituate a guardare al sodo e hanno capito che l'amministrazione lavora per loro e per il bene del territorio.

I risultati migliori si ottengono mettendo insieme le competenze e le esperienze, come la giunta sta facendo, " per dare maggiore fiato alla ripresa economica perché il territorio è un territorio fertile e produttivo " prosegue Storari.

La mancanza dell'apporto nella politica sanbonifacese da parte del PD è invece stato l'argomento dell'intervento dell'altro compagno socialista proveniente da San Bonifacio, Vincenzo Carradore, che ha fatto notare come questa assenza dipende essenzialmente dalla mancanza di idee politiche e proposte valide da parte di quel partito.

La difficile situazione della giunta di S.Giovanni Lupatoto è stato l'argomento dell'intervento del compagno Pietro Zecchetto; la vittoria conseguita nelle ultime amministrative è stata, secondo il suo giudizio, dovuta all'incompetenza della precedente giunta e alla presentazione di un candidato del centrosinistra giovane, competente e con idee nuove, ma ora è messa seriamente in pericolo da divisioni e lotte interne al PD lupatotino.

Le insanabili divergenze interne di alcuni esponenti della giunta appartenenti al PD, dovute probabilmente alla difesa di interessi e logiche personali, hanno di fatto provocato l'azzeramento delle deleghe e le attuali difficoltà nella giunta.

Si rimane molto perplessi, dice Zecchetto, nel constatare che alcuni esponenti del PD sì alleino con F.I. e Lega per cercare di bloccare l'attività politica nel comune e far mancare alla giunta una solida maggioranza.

" Come socialisti sosteniamo Vantini per lealtà e coerenza politica e se dovremo cadere cadremo in piedi, perchè è così che si rispetta la nostra storia " conclude Zecchetto.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di altri compagni, tra i quali ricordiamo quelli di Liviano Bernardelli e Massimo De Battisti.

Bernardelli chiede di conoscere in maniera più dettagliata le posizioni del PSI  rispetto a quelle del Governo nel campo del lavoro e sui rapporti con il sindacato, mentre De Battisti puntualizza il suo intervento sull'incapacità e sulla mancanza di prospettive politiche della giunta Tosi a Verona.

" Lo stato attuale della politica locale è catastrofica " dice De Battisti " e gli effetti negativi si vedranno nel tempo "; l'idea politica di Tosi è di tipo reaganiano e sta nel privatizzare il più possibile il patrimonio storico artistico della città, a fronte di un riscontro meramente economico, così da apparire come un amministratore lungimirante e non invece come un intrallazzatore che svendendo il pubblico lascia nel tempo la città più povera.

Ma manca nel centrosinistra e nel PD in particolare una strategia per modificare questo stato di cose; attualmente si interviene contrastando la giunta su specifici argomenti, senza però una visione complessiva e un chiaro progetto politico.

E questo può essere pericoloso, soprattutto per le scadenze elettorali che sono ormai prossime, le regionali in primavera e le amministrative nel 2017.

E' compito del PSI locale mettere a fattor comune con gli altri partiti dl centrosinistra, con le forze produttive e le associazioni presenti sul territorio, la propria esperienza, il buon senso e la lealtà che ci hanno sempre contraddistinti, per creare una valida alternativa.

Nelle conclusioni il segretario Toffalini fa riferimento alla necessità di creare squadra e, anche con la realizzazione di gruppi di lavoro su tematiche individuate, supportare la candidata Moretti alle regionali nella creazione di una piattaforma politica in cui sono rappresentati i nostri ideali e le nostre aspirazioni.

" Partecipazione e capacità propositiva nel creare l'alternativa, in questo sta la nostra differenza rispetto all'attuale PD " dice Toffalini " ma dal PD dobbiamo imparare ad essere più veloci nelle risposte ai problemi " prosegue e conclude con l'invito rivolto a tutti i compagni ad impegnarsi nella ricerca di un percorso che porterà alla creazione delle liste del centrosinistra per i prossimi impegni elettorali.

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