Dai tagli alle nuove tasse. Ecco la stangata del 2019 con la manovra
Il Senato ha appena varato, con voto di fiducia, una manovra finanziaria che avrà ricadute pesanti soprattutto sul ceto medio e modificherà sicuramente alcuni aspetti della vita dei contribuenti nell'anno che sta per arrivare.
Dopo un lunghissimo braccio di ferro con Bruxelles, che ha portato in dono l’aumento dello spread e l’isolamento politico del nostro Paese, è arrivato il semaforo verde dall'Ue che ha dato il via libera alla legge di Bilancio.
Leggendo con attenzione il testo del DEF imposto alle Camere con il voto di fiducia si scoprono però alcuni dettagli insiti nel decreto che provocheranno pesanti ricadute sulle tasche tasche degli italiani, come è facilmente intuibile.
La leva fiscale deli enti locali per esempio; si tratta di una mazzata fiscale da almeno un miliardo di euro che arriverà con lo sblocco delle aliquote dei tributi locali, comunali e regionali, introdotta nella manovra di Bilancio.
Non ci sono buone notizie nemmeno per gli automobilisti; se da un lato arriva un bonus fino a 6.000 euro per chi acquista un'auto ecologica rottamando un vecchio veicolo, dall'altro c'è il debutto di un malus fino a 2.500 euro per chi ne prende una inquinante. Rincari arriveranno anche sulle multe (+2,2 per cento) e probabilmente anche sui pedaggi delle autostrade.
Previsti aumenti di tasse anche per chi lavora nel no-profit, ignorando quanto importante sia nel nostro Paese il volontariato per sopperire le carenze del welfare pubblico.
Inoltre a partire dal prossimo anno tutti noi dovremo fare i conti con lo spauracchio Iva che potrebbe abbattersi sulle nostre tasche, con l’innesco delle clausole di salvaguardia, già a partire dal 2020 con aumento di 23,1 miliardi e di 28,7 miliardi nel 2021 se non vengono rispettati i previsti parametri del deficit.
Ma l'anno che si apre porterà una stangata che purtroppo farà sentire i suoi effetti anche sui pensionati, che dovranno fare i conti con un taglio consistente delle rivalutazioni per la fascia media e con una sforbiciata sugli assegni più elevati.
E in merito a quanto contenuto nel DEF il Segretario del PSI Nencini dice “Il cosiddetto Governo del cambiamento, dopo aver fatto credere agli italiani con il gioco delle tre carte che avrebbe mantenuto le promesse tanto sbandierate in campagna elettorale, adotta ora misure che vesseranno anche i pensionati”.
Ed inoltre “La manovra sottrae ben 2,5 miliardi di euro, intervenendo sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Questo governo penalizza e impoverisce un pezzo del Paese facendo cassa sulle persone più fragili per giustificare le misure assistenzialistiche che non solo non risolvono i problemi, piuttosto servono ad appesantirli”.
“Siamo al fianco dei pensionati e delle loro giuste battaglie” ha aggiunto, annunciando l'adesione del Psi alla mobilitazione dei di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL che manifesteranno davanti a tutte le prefetture d’Italia.
E nel suo intervento al Senato sulla Legge di Bilancio Nencini usa parole di condanna per il voto di fiducia imposto dal Governo “ Per la prima volta nella storia repubblicana il Senato discute un bilancio senza avere certezza dei suoi contenuti. Le commissioni non lo hanno valutato, la commissione bilancio non ha ancora votato nemmeno una volta. La conferma che è caduto ogni rispetto istituzionale, che considerate le Camere come un accidente da tacitare ”.
“ Una legge di bilancio senza respiro, senza strategia, senza futuro, una legge del 'tutto e subito' nondimeno contraddetta dai numeri. Troppo bassi, scarni addirittura, per far fronte all'eccesso di promesse elettorali..” prosegue il nostro Segretario
I testo integrale dell’intervento di Nencini si può leggere nel link riportato sotto.
Intervento di Riccardo Nencini al Senato sulla Legge di Bilancio |
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