LA CONVENTION DEI SOCIALISTI, DEI DEMOCRATICI E DEI RADICALI A SOSTEGNO DEL SI A POCHI GIORNI DAL REFERENDUM COSTITUZIONALE DEL PROSSIMO 4 DICEMBRE 

A conclusione della Convention Nazionale dei “Socialisti, laici, radicali e democratici per il Sì” al referendum costituzionale che si è tenuta a Roma il 22 novembre presso il “Roma Life Hotel”, e che ha visto la partecipazione di militanti provenienti da tutta Italia e i comitati nazionali costituiti in tutte le province, il segretario nazionale PSI Riccardo Nencini dice:

" I Socialisti e laici costituirono il secondo polo al tempo della Costituente. Oggi sono di nuovo insieme per sostenere il Sì. Magari i Partiti del No avessero un'idea di riforma della Legge Elettorale, della Costituzione e tanto meglio avessero una proposta sola per formare un Governo. La verità: Ognun per se e Dio per tutti. Un'armata che diverge su tutto egemonizzata dal fior fiore dei demagoghi. Altroché cambiamento. Una bella palude "

Alla convention erano presenti, tra gli altri, Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli Affari Esteri; Giovanni Negri, promotore dei comitati "radicali per il sì"; Cesare Pinelli, costituzionalista e docente de La Sapienza.

Tornando in merito al referendum, il Segretario Nencini aggiunge: “ Le ragioni di merito sono almeno due: Con la riforma del Titolo V e il superamento del bicameralismo paritario imprimiamo velocità nell'approvazione delle leggi e nella realizzazione delle opere pubbliche. Meno contenziosi regioni/stato e maggiore certezza nel dotarci di infrastrutture strategiche. Due nuovi principi, a completamento del lavoro svolto dai costituenti, entrano nella Carta: parità di genere e referendum propositivo ”.

Inoltre, a conclusione della convention, il nostro segretario scrive ai compagni socialisti:

 " Care compagne, cari compagni

non si tratta di stilare classifiche e graduatorie. Affatto. Si tratta di spiegare chi siamo in relazione al referendum costituzionale. Ne abbiamo avuto prova recentemente, proprio durante la convention di martedì.

Chi è rimasto con noi, chi è rimasto a sostenere i socialisti come partito, ha scelto di votare SÌ al referendum. Insomma, ha condiviso un percorso, ciascuno con le sue argomentazioni, ciascuno a suo modo.

Lo hanno fatto ex parlamentari, Covatta, Borgoglio, Tiraboschi, Albertini, Crema, Vazzoler, Giorgi, Maccheroni, Santarelli, e ne cito solo alcuni, e una sessantina di sindaci, costituzionalisti, da Pio Marconi a Cesare Pinelli, da Mario Chiti a Gianrico Ranaldi, storici (Mammarella, Ciuffoletti, Gervasoni, Baldacci, Pombeni), economisti ( Scalzini, Gamberale), artisti (Nespolo, Talani, Scaparro), urbanisti (Abis, Giorgieri, Zanardi, Cianfanelli), i presidenti delle Fondazioni Acquaviva e Mastroleo, quell'Artali che guida l'associazione dei partigiani, perfino Rosa Filippini, leader storica degli Amici della Terra e parlamentare socialista nel 1992.

Un bel gruppo, davvero un bel gruppo. Ne faremo tesoro. C'è un significato in tutto questo? Si. La lettura solidale di una storia riformista, il sostegno a una comunità in tempi di bufera. Grazie davvero. "

 Riccardo Nencini

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