Nencini - Lettera ai socialisti in vista del congresso straordinario di Roma di fine marzo
Carissime compagne, cari compagni,
quando si lascia un incarico politico per aprire una nuova fase bisogna accertarsi perlomeno di due cose: che tutto sia in ordine, che il patrimonio di relazioni politiche non venga disperso.
Ci tengo a dirlo: chiunque ricoprirà l'incarico di segretario troverà un quadro ordinato.
Mondoperaio e Avanti! sono stati messi nella condizione di sviluppare la loro attività così come la Fondazione Socialismo.
Il bilancio del partito è stato certificato (ottimo il lavoro svolto dal tesoriere), semmai, per avere maggiore autonomia, vanno implementate le donazioni legate al 2x1000.
Il tesseramento è stato completato con buoni risultati.
Rivestiamo incarichi importanti nell'Internazionale Socialista (con Pia Locatelli) e siamo parte del bureau del PSE. La Fgs ha di recente rinnovato i propri organi eleggendo a segretario Enrico Pedrelli.
Quanto alla politica, qui va dedicata l'attenzione maggiore. La sinistra italiana vive la sua stagione peggiore dal dopoguerra.
Sarà il congresso a fissare la strategia ma non siamo rimasti con le mani in mano. La strada maestra, più volte discussa in segreteria, è quella coalizione europeista e riformista che abbiamo lanciato nel maggio scorso, pochi giorni prima che Calenda la proponesse a sua volta agli italiani.
Difficile comprendere, ad oggi, se sia o meno realizzabile. Non dipende solo da noi.
Per questa ragione abbiamo iniziato a lavorare a Stati Uniti d'Europa con associazioni, sindaci civici, amici provenienti da Forza Italia e da movimenti di sinistra, radicali, repubblicani,liberali.
Fitta è stata la rete di incontri. Interessato al progetto Speranza, contatti in corso con Pizzarotti, decisamente chiusa Più Europa (colloquio col segretario Della Vedova), intenzionata a presentarsi col suo simbolo come alle Politiche.
Il dibattito congressuale indicherà la strada da prendere e potrà avvalersi delle relazioni intessute.
Mi permetto un consiglio. Scelta la strada, va seguita con determinazione e correttezza. Ancora oggi leggo commenti brutali sulla lista "Insieme" proprio da chi la promosse, la sostenne, addirittura applaudi' con convinzione.
Pessimo stile, una delle cause, e non la minore, delle difficoltà che viviamo.
Quanto a me, non ho che da ringraziarvi. La comunità socialista si è retta grazie a voi. Essere stato alla guida di un partito che ha scritto la storia d'Italia è stato un privilegio e un onore.
Passare la mano dopo dieci anni è la cosa giusta da fare.
Non me ne andrò da nessun'altra parte. Resto a disposizione. Con un abbraccio, forte davvero.
Riccardo Nencini