SI E' CONCLUSA LA CONFERENZA PROGRAMMATICA DEL PSI, TENUTASI A ROMA IL 30 E IL 31 OTTOBRE 2015, CON L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO NENCINI

Si è svolta a Roma presso il ” Rome life”, la conferenza nazionale programmatica del PSI . Una due giorni full immersion alla presenza di tutti i più alti organi dirigenziali del partito ed alla presenza del segretario nazionale e vice ministro Riccardo Nencini.

Ai sei tavoli di lavoro, "#Cambiando le istituzioni", "#Cambiando il territorio", "#Cambiando la società", "#Cambiando il lavoro", "#Cambiando la geopolitica", "#Cambiando l'Italia",  si è discusso di tutte le tematiche che possano riguardare il cammino del PSI all’interno della attuale maggioranza governativa ed è scaturito un ampio dibattito su temi, valori ed ideali socialisti e sull'apporto che il nostro partito saprà dare per il progresso del Paese.

Ad uno di questi tavoli e nello specifico "#Cambiando il territorio" coordinato dall'On. Pastorelli, ha partecipato per conto della federazione veronese il segretario provinciale Umberto Toffalini; temi salienti scaturiti nel dibattito in questo tavolo di lavoro sono la valorizzazione dell'ambiente e di tutti gli aspetti ad esso connessi, la conferma della spiccata sensibilità ambientale del nostro partito, la conservazione del nostro patrimonio artistico ed ambientale, il tema delle infrastrutture e la salvaguardia del territorio tra loro intimamente connessi, il rischio idrogeologico e lo sviluppo delle attività agricole, fondamentali nella cura del territorio e della salvaguardia dell'ambiente.

L'avvio dei lavori della conferenza è stato affidato a Carlo Vizzini, preceduti da un breve filmato con delle immagini tratte dal film su Facebook e il suo inventore Mark Zuckeberg e una introduzione di Giada Fazzalari, capoufficio stampa del PSI, sull'importanza delle novità nel mondo della comunicazione.

Dopo i ringraziamenti di rito agli ospiti e ai collaboratori che hanno dato il loro contributo per la riuscita della manifestazione, Vizzini puntualizza i temi salienti dell’impegno dei socialisti, cominciando dal difficile momento della politica nel nostro Paese e dalla nostra partecipazione alla compagine governativa. " Siamo un partito leale che non ricatta il governo ” dice , affrontando poi il tema della laicità dello Stato e ricordare che oggi il PSI conduce tante delle battaglie già combattute e affrontate  negli anni ‘70 e ’80, quando imperava " il patto scellerato tra DC e PCI ”, comia cominciare proprio da quelle sui diritti civili che ci portano oggi a vedere papa Francesco " come addirittura più laico di quanto non riescano ad essere i protagonisti principali dell’attualità politica ".

Sulla legge elettorale dice " l’idea di trasformare un Paese come il nostro in un Paese bipartitico con una legge elettorale ad hoc, mi pare di difficile realizzazione " ed inoltre " Non si può immaginare che la logica del voto utile faccia scomparire i partiti più piccoli e nelle ultime due settimane prima del voto anche quelli di media grandezza ” ribadendo l'utilità di un apparentamento tra le forze politiche dando il premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista.

La crisi profonda del mezzogiorno " tra nord e sud ci sono trenta anni di differenza! ", ricordando il rapporto Svimez, e la questione della moralità pubblica, con gli scandali di corruzione che si succedono incessantemente e che hanno coinvolto perfino quella parte della magistratura che si occupa della gestione dei beni sequestrati alla mafia, sono altrettanti temi toccati dall'introduzione di Vizzini di sabato 30 ottobre.

La sintesi delle proposte e la relazione conclusiva dei lavori è stato compito del segretario Nencini, il quale conferma che " le proposte che diverranno oggetto di disegni di legge parlamentari, partendo dai Comuni e dalle Regioni italiane ” e, in merito alla riforma della legge elettorale " se riformiamo profondamente le Istituzioni cambiando la Costituzione, deve esserci una legge elettorale adeguata. Quella attuale va modificata, perché bisogna consentire ai partiti della coalizione vincente di godere del premio di maggioranza ".

Il diritto dei voti ai sedicenni nelle amministrative, la valorizzazione dei giovani meritevoli in condizioni di bisogno, un nuovo piano casa, sostegno alle imprese che innovano e abolizione della Tasi ma non per tutti, così come i diritti civili, il lavoro, l'ambiente e la politica estera, sono le principali proposte scaturite dal dibattito nei gruppi di lavoro e citate da Nencini nella relazione finale.

In merito al nostro apporto nel governo dice " Viviamo un tempo di cambiamento epocale e  la sfida del Psi deve essere quella di cogliere e saper leggere le trasformazioni in corso. Non c’è una sola riforma che non abbia ricevuto il contributo dei socialisti in parlamento e nel Governo. Il risultato delle Comunali del 2016 non sarà amministrativo ma politico  e il Psi deve presentarsi in tutte le grandi citta', a partire da Roma, dove ci sarà uno scontro tra sinistra di Governo e Grillo, in una coalizione riformista che possa fare da incubatrice per le elezioni del 2018, in alleanza con il Pd, non nel Pd. E se Renzi pensasse all'autosufficienza veltroniana farebbe esattamente l'errore di Veltroni”.

Esito positivo quindi della due giorni socialista, importanti e interessanti gli argomenti trattati, ma ora è il tempo di dare seguito a quanto scaturito nella Conferenza Programmatica; i documenti e le relazioni vanno accorpati e organizzati in un disegno organico per far scaturire un nuovo progetto politico del PSI e una  nuova fase propositiva del nostro partito.

Ecco come Mauro Del Bue, in un articolo dell'Avanti on line pubblicato il 2 novembre, descrive il ritrovato entusiasmo dei compagni socialisti che hanno partecipato ai lavori della conferenza " Diciamo la verità. Era difficile immaginare un esito migliore. Centinaia di delegati e di invitati presenti in due giorni di intenso lavoro, venuti a Roma a spese loro, solo motivati dal desiderio di ascoltare e di discutere proposte concrete per attestare la possibilità di un rilancio del nostro partito. Tutti hanno assistito con curiosità e attenzione alle relazioni di Covatta e mia, dopo gli interventi di Giada Fazzalari, di Carlo Vizzini, di Maria Pisano e di Roberto Sajeva. Ho registrato anche entusiasmo, voglia di sottolineare con ripetuti applausi di vivo consenso le idee più originali. Era tempo che non accadeva ".

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