TOCCANTE E COMMOVENTE LA COMMEMORAZIONE DELL'AVVOCATO BRUNO CASTELLETTI AI FUNERALI DI GIULIO SEGATO ALLA SANTISSIMA TRINITA'

Il compagno Bruno Castelletti ha tenuto una toccante orazione funebre in occasione dei funerali del carissimo Giulio Segato, nella chiesa della Santissima Trinità.

Nell'intervento dell'Avv. Castelletti vengono posti in evidenza non tanto i numerosi risultati positivi e straordinari ottenuti nell'amministrare questa nostra città tanto amata da Giulio, ma soprattutto ha voluto sottolineare il suo carattere amichevole e ottimista, il suo desiderio di essere di aiuto per tutti, la sua ferrea volontà di perseguire il bene comune, tanto da diventare punto di riferimento per i compagni socialisti veronesi e stimato anche dagli avversari politici.

Citando qui di seguito le parole di Castelletti, che ha voluto ringraziare i compagni " per il privilegio l'onore avuto nel porgere l'estremo saluto a Giulio Segato che, al di là della comune militanza politica era un grandissimo amico ", riportiamo il testo della commemorazione:   

" Caro Giulio,

i nostri compagni di partito con i quali abbiamo diviso e dividiamo il pane degli ideali socialisti, d’accodo con i familiari, mi hanno riservato il privilegio e l’onore di renderti, a nome di tutti, l’estremo saluto.

Sarà per la lunga, lunghissima frequentazione nel corso di tanti anni di comune militanza politica, sarà perché mi hai dato l’opportunità di essere al tuo fianco in difesa e a sostegno delle tue battaglie portate avanti anche in età avanzata sui banchi del Consiglio Comunale, con forza, con coraggio, con determinazione a salvaguardia della trasparenza e del buon governo, sarà per tutto questo che mi sento il cuore in tumulto e quindi ti chiedo di perdonarmi se non riuscirò a renderti giustizia piena per ciò che hai rappresentato come Socialista e come pubblico amministratore della nostra città.

Volendo sintetizzare consentimi di riportarmi a quanto ieri è stato scritto sul nostro giornale “…con la scomparsa di Giulio Segato il PSI veronese perde uno dei più carismatici esponenti e la Città uno dei suoi padri fondatori del secondo dopo guerra…”

Arrivato da Treviso ancor giovane (avevi 17 anni) nella nostra città subito dopo la Liberazione, hai condiviso senza indugio gli ideali socialisti entrando, prima nel Sindacato Ferrovieri e poi nel Partito Socialista e nel Movimento delle Cooperative.

A cominciare dagli anni ‘60, sei stato eletto nel Consiglio Comunale per più legislature ricoprendo ruoli importanti come assessore e come vice sindaco e credo di poter affermare, senza tema di cadere in esagerazioni, che tu debba essere senz’altro annoverato tra i principali protagonisti della rinascita di Verona dalle macerie della Guerra per le opere importantissime realizzate in questo periodo (cito per tutte il Quadrante Europa).

Non solo, ma, assieme ad altri amministratori socialisti, tu sarai certamente ricordato tra coloro che hanno salvato la nostra meravigliosa città dallo scempio urbanistico.

Come già è stato detto da altri, con te se ne va un pezzo importante della storia della nostra Verona, con te se ne va un esempio fulgido di amministratore pubblico che ha sempre avuto a cuore gli interessi della collettività e il progresso sociale dei veronesi, sempre attento alla difesa delle classi più deboli e più umili.

Ma il tuo impegno ha lasciato un’impronta profonda anche nell’amministrazione di altri enti importanti della nostra città, come nella Zai di cui sei stato presidente, in Verona Mercato, nell’Ente fiera, nella Fondazione della Cassa di Risparmio.

Ma non meno importante deve ritenersi il contributo che tu hai dato al mondo del sociale e al mondo culturale come presidente della Società di Mutuo Soccorso di Porta Palio, promuovendo eventi di grande interesse e di grande rilievo.

E di certo molte sono le mie omissioni.

Ma credo, caro Giulio, che una qualche omissione non possa considerarsi molto importante per te e per quanti sono qui oggi a salutarti con commozione.

È importante invece tu sappia che per tutti noi Socialisti, giovani e meno giovani, hai rappresentato un punto di riferimento, una guida per camminare lungo la strada, talora impervia e piena di insidie, degli ideali socialisti.

Da te abbiamo imparato a coltivare, con dedizione e umiltà, la passione per la politica ispirata alle esigenze della gente, soprattutto di quella che non ha voce, e non per la politica dettata dall’arrivismo e dall’ansia di potere.

In te abbiamo apprezzato la disponibilità al dialogo e al confronto, lo spirito di servizio, l’onesta e la rettitudine nell’amministrazione della cosa pubblica, il sacrificio, l’impegno costante per poter bene operare con la necessaria competenza.

Molte, molte altre cose dovrei aggiungere, caro Giulio, ma non voglio che il nostro saluto di socialisti abbia il sapore della retorica. Una cosa però non posso sottacere: in un mondo vuoto e privo di ideali, è grande il rimpianto del tempo in cui si lottava, si combatteva duramente, anche all’interno del partito, ma pur sempre animati dai nostri ideali e dall’entusiasmo.

Ora, caro Giulio, viviamo in un contesto politico spento, confuso e, a me pare, decisamente senz’anima. Ma non è questo il momento.

Dell’entusiasmo e dell’ottimismo tu sei stato il Maestro. Nonostante il correre degli anni sei rimasto sempre iscritto, con il tuo cuore, alla Federazione Giovanile. Bastava sfiorarti appena, bastava un tuo sguardo, un tuo sorriso per trarre motivo di speranza e per sentirci spronati a continuare nella lotta, a credere e a non mollare mai.

E’ per questo che fatichiamo molto a renderci conto che te ne sei andato, che ci hai lasciato per sempre.

E dire che la vita non ti ha risparmiato prove di grandissimo dolore. Nonostante la perdita della moglie e della tua unica figlia, sei riuscito a rimanere fedele al principio che la vita merita comunque di essere vissuta.

E la vita ti ha ricompensato regalandoti la gioia di bellissimi nipoti e pronipoti e l’amore di una giovane compagna.

Ciao Giulio, compagno e amico carissimo. Ti saluto assieme a tutti i compagni ed amici che hanno voluto essere qui oggi a manifestarti la loro stima ed il loro affetto e a dirti che ti porteranno sempre nei loro cuori come tutta la gente veronese che tu hai amato profondamente.

Verona lì 03.10.2014

Bruno Castelletti

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