Rita Cinti Luciani candidata PSI per il collegio Nord-Est incontra a Verona i compagni socialisti |
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RITA CINTI LUCIANI INCONTRA A VERONA I COMPAGNI SOCIALISTI PER L'APERTURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL PSI ALLE EUROPEE NEL COLLEGIO NORD-EST Rita Cinti Luciani, candidata PSI per il collegio elettorale Nord-Est nelle prossimi elezioni europee di maggio, ha incontrato i compagni della federazione PSI di Verona lo scorso 18 aprile presso il Liston 12 di Piazza Bra, in occasione anche della visita del segretario Nencini ai vertici dell'aeroporto Catullo per la discussione di alcune tematiche legate allo sviluppo dell'infrastruttura scaligera. Diversi ed interessanti i punti toccati dalla candidata nel suo intervento al Liston nell'illustrare le ragioni del voto socialista nella prossima tornata elettorale europea che, aprendo il suo intervento con il ringraziamento a Nencini per l’opportunità datale di rappresentare il PSI nella sfida elettorale europea, ho rivolto anche un invito ai compagni socialisti a non voltare la testa all’indietro per ricordare un periodo splendido in cui il PSI era un punto di riferimento per molti, perché solo attraverso il lavoro fatto dal segretario in quest’ultimo periodo si è potuto tornare in parlamento anche se con un numero di parlamentari certamente non cospicuo, Ha ribadito la necessità di riprendere il contatto con la gente per arginare il populismo che sta avanzando in Europa, portato da forze politiche che in questi ultimi vent’anni hanno portato il nostro Paese quasi al baratro, come la Lega e lo stesso Berlusconi. E’ nostro compito, prosegue, ridare soprattutto ai giovani quello spazio che è a loro dovuto e le prossime elezioni europee possono assumere in questo frangente una importanza strategica perché l’Europa nata nel dopoguerra aveva delle caratteristiche che ora non esistono più; l’attuale è una Europa dimezzata, non svolge appieno le sue funzioni e dove non tutti si riconoscono con pari diritti e doveri. Diamo quindi al nostro candidato Schultz la possibilità di lavorare per creare le condizioni per una Europa solidale ed equa e in cui le condizioni del lavoro siamo assicurate a tutti senza diventare privilegio di qualcuno, in cui la sicurezza dei cittadini, oggi vista con grande apprensione, venga presa nella giusta considerazione e per contrastare le molte forze politiche che attualmente su queste tematiche stanno costruendo la propria campagna elettorale. Il patto federativo tra PSI e PD va in questa direzione e rappresenta un elemento di grande rilevanza politica avvalorato dall’ingresso nel PES del PD, creando di fatto una grande forza riformista ed europeista su basi e valori in cui noi abbiamo sempre creduto. La candidata PSI nel proseguo dell'intervento affronta gli aspetti economici, contestando però l'attuale convinzione che l'Europa della moneta unica e l'euro sono le cause principali dei nostri guai economici perchè questo non corrisponde affatto alla verità e l'uscita del nostro Paese dall'euro e dalla Comunità Europea rappresenterebbe un pura follia, facendo un paragone a quanto accade nel '29 negli USA; sappiamo bene infatti che nonostante la grande depressione i vari stati non misero affatto in discussione il patto federativo americano. E' necessario rigettare qualunque idea disgregatrice e rinegoziare il ruolo del nostro Paese all’interno dell’Europa, mediante la realizzazione di regole comuni, soprattutto nel campo economico, che valgono per tutti i paesi membrie, per evitare che qualcuno possa trarre vantaggio a scapito di altri. L’Europa deve crearsi un ruolo internazionale che oggi non esiste ancora, con una politica estera comune, deve dotarsi di politiche atte a creare le condizioni di una crescita omogenea dei paesi in via di sviluppo, deve mettere in atto un comune diritto dove le leggi e regole siano effettivamente uguali per tutti i cittadini europei e da tutti rispettate. Su questi elementi vanno create le condizioni per principi di solidarietà ed equità onde permettere ai nostri giovani di competere con i coetanei degli altri paesi su basi meritocratiche e sulle loro competenze e conoscenze. Noi, come partito socialista europeo, non possiamo certamente consentire che il divario economico tra i troppo ricchi e la gente che non riesce più arrivare alla fine del mese si allarghi sempre di più, come invece ora sta succedendo, e quindi il 25 di maggio dovrà essere una data importante perché sceglieremo il tipo di Europa e anche che tipo di Italia che andremo a costruire nei prossimi anni. E’ necessario cambiare perché non è affatto accettabile l’attuale politica economica europea, politica che premiando i sistemi economici dei paesi dell’Europa settentrionale a svantaggio dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sta creando in quest’ultimi i presupposti per la nascita di movimenti antieuropeisti, populisti e in alcuni casi xenofobi e di estrema destra. E sul Mediterraneo attualmente si sta compiendo un dramma dalle dimensioni epocali, con i migranti che attraversato il mare su fatiscenti imbarcazioni cercano riparo dalla miseria e dalla guerra sulle nostre coste. L’Europa non può sottrarsi a risposte ed aiuti a queste popolazioni che necessitano di tutto, ma in primo luogo di accoglienza e rifugio, non può abbandonare a loro stessi i Paesi che si trovano nella necessità di affrontare questa emergenza. L’impegno dunque per i socialisti in questa fase è di sforzarsi a parlare con la gente, a trovare quella voglia di fare che era una nostra caratteristica di qualche tempo fa e che ha permesso di dare speranza e progresso all’Italia, bisogna dare alla gente che si è allontanata progressivamente dalla politica esempi concreti di buona gestione della cosa pubblica per cercare di arginare il voto di protesta soprattutto giovanile. Ma forse il clima in Europa sta cambiando e allora come socialisti bisogna dare fiato alle nostre idee riprendendo contatto con la nostra base elettorale, cercando di coinvolgerla per un voto ai nostri candidati alle prossime elezioni, perché il voto è più un diritto che un dovere e perché la politica è una cosa importante e pensiamo di poter svolgere in questo Paese un ruolo ancora grande. E’ seguendo questa strada che i socialisti avranno le soddisfazioni che sono mancate in questi ultimi vent’anni, senza però divisioni o lacerazioni interne, perché molto è cambiato da quando eravamo il partito del 14% e la strada dei soli ricordi non porta certamente lontano. L'ultima parte dell'incontro con Nencini e la candidata Cinti è stata riservata alle domande che sono state poste dai alcuni compagni presenti e che si possono ascoltare nella registrazione allegata.
Altre immagini dell'incontro si possono visualizzare dall'album fotografico
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