Sabato 13 ottobre '12 a Roma il PSI, SeL
e PD hanno presentato un accordo programmatico denominato
"Carta d'intenti per l'Italia bene comune" con il quale
vengono definite le regole per le prossime
primarie del centrosinistra, i valori e gli
impegni con cui si presenteranno agli
italiani in vista delle elezioni politiche
della prossima primavera.
Questo patto tra i tre partiti sancisce
definitivamente la fine della cosiddetta "Foto di Vasto"
escludendo quindi gli estremismi visti nelle precedenti
coalizioni di centro sinistra e il giustizialismo tanto
caro a Di Pietro, inserendo invece regole chiare per dar
vita ad una coalizione credibile e politicamente
coerente pronta a governare il Paese.
Questo accordo sancisce anche la fine
della cosiddetta "Seconda Repubblica" suicidatasi con una
miriade di scandali che hanno investito il mondo della
politica e in particolar modo l'artefice del partito
azienda, Silvio Berlusconi, come scrive Di Lello
nell'"Avanti! della domenica" in un articolo di martedì
16 ottobre "
Dopo una lunga e dolorosa agonia sta finendo la seconda
Repubblica: ha il sapore di un necrologio di una
stagione mai amata che riporta inevitabilmente indietro
le lancette del tempo, facendo rivivere la stagione cupa
del ’93-’94. Siamo dunque ad un
punto di svolta, e non è un male ".
Scandali ormai non più sopportabili, che
hanno compromesso in maniera pesantissima il rapporto di
fiducia che si dovrebbe instaurare tra i cittadini e gli
eletti e innescato quel meccanismo perverso di rancore
verso la politica che è sfociato nell'antipolitica e la
nascita di movimenti d'opinione caratterizzati dal
qualunquismo.
Sia a destra che a
sinistra le cose stanno cambiando velocemente; da una
parte abbiamo praticamente la quasi scomparsa del
partito azienda PdL, lasciato da Fini per avvicinarsi al
centro e dalla Lega che non ha accettato di entrare
nella maggioranza Monti, mentre a sinistra, dopo le
esperienze negative di Prodi e il tentativo di
veltroniano di una maggioranza con l'esclusione dei socialisti
ma con l'inserimento di Di Pietro, si arriva oggi a progettare un nuovo
centrosinistra.
Un centrosinistra coerente
e con un
programma preciso, di governo e vincente, che evita gli
errori del passato in cui sono state presentate
coalizioni vaste ma senza un valido programma di impegni
condivisi e che hanno prodotto da un lato le crisi dei governi
presieduti prima da Prodi poi da Amato e
successivamente da Dalema e dall'altro la sfiducia di un numero
considerevole di potenziali nostri elettori.
Nella carta d'intenti sottoscritta dai
tre partiti vengono indicate le priorità individuate per
poter governare il Paese e i valori fondanti in cui si
riconoscono, tra i quali ricordiamo il rispetto della
Costituzione repubblicana, una salda
collocazione dell'Italia in Europa, la necessità di
realizzare un
progetto di società basata sulla
pace, sulla libertà,
sull'eguaglianza
di tutti i cittadini, sulla
laicità dello Stato,
sulla giustizia,
sul progresso e sulla
solidarietà.
Dice Nencini " Vogliamo
contribuire al cambiamento dell’Italia, alla
ricostruzione delle sue istituzioni, alla pienezza sua
della vita democratica. Per questo promuoviamo le
elezioni primarie. Per scegliere il candidato comune dei
democratici e dei progressisti alla guida del governo
del nostro Paese ".
Europa, democrazia, lavoro, uguaglianza,
libertà, sapere, sviluppo sostenibile, beni comuni,
diritti e responsabilità sono i dieci punti individuati
nell'accordo programmatico per rilanciare e governare il
nostro Paese e per, sempre usando parole di Nencini,"
Guidare l’economia fuori dalla crisi. Ridare autorità,
efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica,
ripartendo dai principi della Costituzione. Rilanciare
l’unità e l’integrazione politica dell’Unione Europea
".
Per saperne di più:
Italia, bene
comune -
Carta
d'intenti
firmata da
PSI, SeL e
PD |
Consulta qui |
Marco di
Lello -
Cambia
tutto, anche
il
centrosinistra |
Consulta qui |
Nencini -
Riprendere
l'idea del
bene comune |
Guarda il
video |
Nencini -
Abbiamo
fatto la
nostra parte |
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