In un articolo dal titolo “E’ imperativo far
uscire l’aeroporto Valerio Catullo dalla
crisi in cui è caduto” pubblicato lo scorso
febbraio nella sezione “Primo Piano” di
questo sito si era lanciato l’allarme per il
profondo deficit finanziario in cui il
Catullo era caduto e si erano indicate le
cause nelle scelte illogiche e
controproducenti di strategia industriale di
marketing adottate dai vertici dell’ente.
Ora i nodi
cominciano a venire al pettine e per salvare
il salvabile si devono prendere decisioni
che vanno sicuramente ad influire
pesantemente sulla vita soprattutto dei
lavoratori, che come spesso succede sono le
uniche e non colpevoli vittime.
Infatti
alcuni giorni fa il Consiglio di
Amministrazione del Catullo ha messo in
liquidazione la Avio Handling, società che
gestisce la movimentazione dei bagagli e di
molti altri servizi a terra.
E’ necessario,
di fronte al rischio di perdita del posto di
lavoro dei 190 addetti della Avio Handling,
che le responsabilità dei precedenti
amministratori del Catullo siano chiarite e
che il sindaco Tosi si faccia promotore, nei
modi ritenuti più opportuni con gli altri
soci del Catullo , di un’azione di
responsabilità nei confronti degli stessi
amministratori.
E proprio in
merito alla messa in liquidazione della Avio
Handling il nostro consigliere comunale De
Robertis ha rilasciato ai media la seguente
dichiarazione;
“Ancora
una volta i lavoratori, in questo caso
quelli di Avio Handling dell'aeroporto
Catullo, rischiano di dover pagare in modo
assai salato le scelte di una gestione che
ha ridotto l'aeroporto Catullo ad un passo
dal fallimento.
Dopo anni di crescita e sviluppo, lo
scalo veronese si è incartato in una spirale
di perdite e debiti che sta producendo i
primi deleteri effetti: la liquidazione
della società, di proprietà del Catullo
stesso, che gestisce la movimentazione dei
bagagli e molti altri servizi a terra, forse
è un passo obbligato ma ha responsabilità
precise che non possono essere ignorate.
Nel dare la mia solidarietà ai 190
lavoratori della Avio Handling – conclude De Robertis – chiedo al sindaco Tosi di fare
altrettanto e di farsi promotore di
un'urgente assemblea dei soci per l'apertura
di un'azione di responsabilità nei confronti
dei precedenti amministratori del Catullo o
di quant'altri che, con le loro scelte,
hanno messo lo scalo scaligero in una
situazione mai conosciuta nella sua storia”.
Verona, 6 settembre 2012
Mauro De Robertis