10 Marzo 2017 - Assemblea Congressuale Provinciale del PSI veronese |
IL 10 MARZO AL C.C.C. SI E' TENUTA L'ASSEMBLEA CONGRESSUALE STRAORDINARIA DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE VERONESE DEL PSI PER LA VOTAZIONE DELLA MOZIONE CONGRESSUALE E DEI NOSTRI DELEGATI AL CONGRESSO STRAORDINARIO DI ROMA Lo scorso 10 marzo, al Circolo Culturale Cittadino a Verona, si è tenuta l'Assemblea Congressuale Provinciale per la discussione e la votazione del documento congressuale per il Congresso Straordinario del PSI del 18 e 19 marzo a Roma; all'assemblea era presente anche il compagno Luca Fantò, della Federazione PSI di Vicenza, a nome della Segr. Regionale del Veneto per la presentazione della mozione congressuale. L'introduzione, dopo aver espletato le formalità richieste dalla prassi in merito alla nomina della Presidenza, del segretario dell'assemblea e dell'insediamento della Commissione Verifica Poteri, è stata compito del segretario della Fed. veronese Umberto Toffalini, che ha ringraziato il compagno Fantò per la sua presenza; nel suo intervento ha sottolineato la necessità di una riproposizione del congresso straordinario per l'azione di alcuni compagni che hanno presentato un esposto alla Magistratura per presunte irregolarità del tesseramento presso il tribunale di Roma. La sentenza della Terza Sezione Civile del Tribunale di Roma, che di fatto ha che ha sospeso gli effetti e le nomine statutarie scaturite dal Congresso PSI di Salerno, ha reso inevitabile il percorso verso un nuovo congresso, per annullare gli effetti di un pericoloso vuoto organizzativo del nostro partito fino alla conclusione dell'iter processuale che certamente non sarà prossimo. Toffalini conferma il numero di 76 compagni iscritti presso la Federazione Provinciale di Verona per il 2016 e in base a questi numeri i nostri delegati al Congresso straordinario di Roma saranno due. " Siamo piccoli rispetto agli anni '80 in cui solo nella nostra provincia gli iscritti erano 16.000, ma se corriamo tutti per un medesimo simbolo vuol dire che chi è in minoranza deve saper rispettare chi è in maggioranza, senza invocare interventi della magistratura e senza uscire dal partito " prosegue Toffalini. " Ci sono degli appuntamenti politici molto importanti che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi " continua " come gli appuntamenti elettorali per le amministrative nei comuni di Verona, Cerea e S.Martino B.A.; non saremo presenti in tutti i comuni con nostri candidati, ma a S.Martino sarò il candidato per il centrosinistra e sarà presente anche il nostro simbolo, cosa al momento non ancora possibile, purtroppo, per il comune di Verona ". L'illustrazione della tesi congressuale è stata compito di Luca Fantò che nel suo intervento ha confermato, assicurandone l'assoluta regolarità, i dati degli iscritti nel Veneto per il 2016 sostanzialmente analoghi agli anni precedenti, ma con la novità della costituzione in quasi tutte le provincie, compresa la nostra, della Federazione Giovanile Socialista. "Ora abbiamo il Congresso straordinario che si svolgerà in un panorama politico del tutto diverso da quello di Salerno " prosegue Fantò " C'è stata la bocciatura del referendum e della legge elettorale, il Premier Renzi si è dimesso, c'è in carica il Governo Gentiloni, molte cose sono cambiate " e proseguendo " la mozione congressuale è leggera nella sostanza e nei temi in quanto è una mozione da congresso straordinario, ma le tematiche importanti sono tutte toccate ". " La mozione non si sottrae certamente dalla necessità di dare una risposta alla domanda di comprendere quale è il ruolo del PSI nella società e la risposta sta nell'appartenere all'unico partito che ancora si caratterizza per una sua precisa identità politica, e non esiste una alternativa al nostro partito che si possa richiamare ai valori socialisti e riformisti. Nella sinistra italiana sono nate recentemente nuove aggregazioni, ma nessuna ha si richiama nella sostanza ai veri ideali socialisti. " " Nell'ultima parte della mozione sono indicate alcune nostre proposte in tema di riproposizione dell'Assemblea Costituente, nostro punto fermo da anni " dice Fantò " di un piano di investimenti pubblici e privati per la salvaguardia del territorio, la patrimoniale sulle grandi ricchezze finalizzata alla diminuzione del debito pubblico, una proposta che potrebbe parere quasi rivoluzionaria quale la cogestione, ovvero una forma di conduzione aziendale che responsabilizzando i lavoratori permette agli stessi una remunerazione proporzionale ai profitti aziendali, la proposta di un fondo specifico da destinare a ricerca, formazione, attività scolastiche e per aiutare gli studenti più meritevoli, una vera riforma fiscale incentrata sulla lotta all'evasione, contro le attività improduttive e per una tassazione equa, un piano straordinario per la casa, la questione bancaria con una nuova legge contro il bail in, la giustizia giusta con la proposta della separazione delle carriere dei magistrati, riduzioni delle pensioni più alte in funzione dell'elevamento di quelle più basse e una indicazione forte per il proseguimento degli sforzi atti ad ottenere un rafforzamento delle istituzioni europee " conclude Fantò. Si è aperto quindi il dibattito con gli interventi dei compagni Provolo, che ha motivato il suo no al quesito referendario di dicembre sostenendo che la Costituzione, nata dalla resistenza e dal lavoro dei padri costituenti, possa essere modificata esclusivamente attraverso l'operato di una assemblea costituente e invita la dirigenza del nostro partito ad aprirsi a contributi esterni, Rendina, che lamenta nell'ambito scolastico l'emanazione di numerose circolari ministeriali illegittime che creano disservizi nelle scuole, come per esempio il completamento orario delle 18 ore riservato quasi esclusivamente ai docenti interni e questo a danno dei docenti precari che sono costretti a rimanere a casa o sottoutilizzati, mentre manca tutt'ora un protocollo unico per tutte le scuole per l'utilizzo dei docenti di potenziamento.. Paola Poli faceva notare l'estrema sintesi della mozione congressuale, dove i punti non sono stati sviluppati a sufficienza e la mancanza, dopo la sconfitta referendaria, di una strategia per riprendere e ridiscutere i temi politici rimasi irrisolti attraverso una nuova assemblea costituente, una nuova politica del lavoro per porre fine all'attuale fase di immobilità e rilanciare l'azione del partito sulla revisione di alcune importanti leggi quali per esempio i voucher, le pensioni e i diritti civili e attivare nuove politiche per la famiglia e per lo stato sociale. Per il compagno Piccoli esistono due grandi problemi nel nostro partito, il primo di visibilità, anche se siamo presenti in Parlamento e il nostro segretario è viceministro, e l'altro di una scarsa incisività della nostra azione politica legata forse proprio al doppio incarico di Nencini. Però con i nostri limiti e facendosi forza solo con i nostri mezzi, ha proseguito Piccoli, riusciamo ugualmente a rappresentare gli ideali socialisti soprattutto nel sociale, temi a noi cari ma non trattati sufficientemente nella mozione congressuale e dove manca la nostra spinta riformista. L'intervento successivo, del compagno Bruno Bortolaso, prende spunto dai dati che confermano sia le case di riposo per gli anziani che le scuole sempre piene per ribadire la necessità che l'azione del nostro partito deve essere finalizzata al sociale e al miglioramento dell'istruzione. Soprattutto in quest'ultimo ambito vi è una carenza spaventosa, non solo però del nostro partito, di rappresentanza e potrebbe essere proprio questo un terreno su cui aprire una seria riflessione. Ma vi è anche la necessità di cambiare il modo di approccio alla formazione perché il mondo sta cambiando. La scuola, prosegue, è il luogo dove la comunità convive, ma se non cambia la modalità di fornitura e di fruizione della cultura, la scuola rimane un luogo slegato dalla società, dove i ragazzi non si rendono conto del mondo a cui appartengono. A tal proposito è stato costituito un gruppo di lavoro che ha prodotto un documento, consegnato al segretario regionale, in cui viene ribadito il concetto della scuola come fucina e primo artefice per un cambiamento della nostra società e ritiene che il socialismo possa rinascere dalla scuola. Anche per Zecchetto la mozione è stringata " ma se come socialisti riuscissimo a mettere in piedi anche solo il 20 per cento di quanto indicato nella stessa avremo raggiunto un traguardo insperato " dice. Il socialismo deve riprendere i suoi valori tradizionali di equità sociale, perché le destre e i populisti stanno man mano prendendo consensi proprio in questo campo. Noi rappresentiamo la sinistra e dobbiamo riappropriarci dei valori storici della sinistra. Boseggia ha sottolineato la mancanza nel documento congressuale del tema relativo alla salvaguardia del territorio dall'inquinamento; questo è un tema importante soprattutto in una regione come il Veneto, in cui recentemente è venuto a galla il problema dell'avvelenamento della falde acquifere da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). La mancanza di una strategia per l'uscita dall'emergenza da parte della nostra regione non fa altro che aggravare la situazione. Questo caso, come in altri analoghi in altre regioni, devono far riflettere la politica e il nostro partito può e deve essere portatore di idee e soluzioni. Boseggia chiede al segretario regionale di integrare nella mozione congressuale il tema della salvaguardia dei territori come proposta del PSI veneto. Per Giorgio Vantini il discorso dell'identità socialista è di primaria importanza, ma va valutato in maniera attenta e soluzioni facili o già pronte non esistono. A S.Giovanni Lupatoto e a Verona per esempio siamo riusciti come socialisti ad eleggere un nostro rappresentante in seno al Consiglio anche se, in ambedue i casi, abbiamo dovuto accettare un ridimensionamento della nostra identità. Questo è un bene o un male, si chiede Vantini. La risposta viene nel nostro coinvolgimento in progetti specifici, come il nuovo centro culturale a S.Giovanni L., ma anche nell'utilizzare i media in maniera strategica. Siamo un piccolo partito ma dobbiamo far risaltare meglio il nostro impegno anche attraverso i media. Il compagno Liviano Bernardelli, prendendo spunto dal convegno dei pensionati UIL di Treviso cui ha partecipato e a cui era presente anche l'assessore regionale al lavoro Donazzan per illustrare il progetto della giunta veneta sull'aumento dell'Irpef regionale, atto a colmare il deficit sull'arteria stradale denominata Pedemontana: Sottolinea la necessità di mettere mano in maniera efficace all'evasione fiscale; i soldi necessari, come in questo caso, alle opere pubbliche sono sempre cercati e trovati nelle tasche dei soliti noti, pensionati e lavoratori dipendenti Alla fine del dibattito l'intervento conclusivo di Toffalini conferma che le mozioni integrative scaturite dal dibattito saranno oggetto di sintesi e integrate con le proposte provenienti dalle altre federazioni provinciali per portarle al Congresso di Roma. Assicura che il problema dell'identità socialista è molto sentito ma non è assolutamente facile trovare soluzioni, soprattutto perché non siamo supportati dai media nazionali: Forse la soluzione potrebbe nascere dal riconoscerci in un movimento più ampio, a livello europeo, movimento che ancora può definirsi e parlare socialista. Il socialismo europeo ha infatti prodotto figure rappresentative di primo livello, come Hollande in Francia, anche se purtroppo forse soffre ancora di carenza di leadership. Toffalini però riconosce al PSI italiano il merito, con il segretario Nencini, di essere entrato nuovamente dentro le dinamiche governative e creato in tal modo i presupposti per la nostra sopravvivenza e rappresentatività. Compito dei militanti socialisti è quindi di operare all'interno del PSI senza disperderci in mille rivoli. L'assemblea ha quindi votato, all'unanimità, la mozione congressuale e indicato nei compagni Umberto Toffalini, in qualità di segretario provinciale, e Paola Poli i delegati della federazione veronese che parteciperanno al Congresso Straordinario del 18 e 19 marzo a Roma e come delegati supplenti Bruno Bortolaso e Renato Brombini.
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